La Civitanovese torna a giocare sul proprio terreno dopo un’assenza di quattro gare, tre delle quali in trasferta (Fermana, Celano e Matelica) e una sul campo neutro di San Benedetto del Tronto contro il Sulmona. Come tutti sanno, in questo ciclo di partite e n quella disputata in casa contro il Termoli, nella nona giornata, la Civitanovese ha ottenuto un solo punto e questo spiega il suo rovinoso scivolone dalla vetta della classifica a una posizione di rincalzo. Ma, davvero si era pensato che quella posizione di regina del girone potesse durare a lungo? A parte l’euforia di trovarsi così in alto, peraltro con pieno merito, è stato inevitabile attendere le risposte di un campionato difficile, per il valore intrinseco delle altre formazioni di vertice, e, aggiungiamoci pure, per una serie di episodi che non hanno certamente favorito, in termini di risultati, la formazione di Jaconi. Uno stop di risultati di certo più marcato di quanto si sarebbe potuto prevedere, ma che non altera il percorso che era stato preventivato all’inizio, quello cioè di raggiungere al più presto possibile la quota salvezza, diciamo quaranta punti, e poi cercare tutte le soddisfazioni possibili. Non trascurando nel frattempo di cercare di far crescere qualche giovane interessante per garantirgli un futuro soprattutto in maglia rossoblu. Un discorso questo che si ripete da anni, ma che soltanto in un lontano periodo è stato attuato e non vale la pena oggi ricordarlo.
Fatte queste necessarie riflessioni, sulle quali ogni tanto vale la pena soffermarsi, l’impegno interno di domani consente alla Civitanovese, come premesso, di tornare a giocare sul proprio terreno, contro una formazione di bassa classifica, qual è per l’appunto la Renato Curi Angolana, ma in occasioni del genere guai non tenere in evidenza le insidie che simili partite possono nascondere. L’occasione, comunque, è propizia per cercare il necessario riscatto dopo un periodo avaro soprattutto di punti e non certamente d’impegno. Sono anni che le due formazioni si trovano nella stessa categoria e nella passata stagione ognuna ha vinto in trasferta con l’identico risultato di 0-1.
– Partita facile Jaconi?
“Non direi proprio – risponde il mister – dal momento che gli avversari pongono sempre delle difficoltà. Non dimentichiamoci che due domeniche fa l’Angolana ha strappato il pareggio a Termoli (2-2 ndr). Per quanto ci riguarda, dobbiamo cercare di stare al di sopra ti quanto ci è capitato in queste ultime giornate, per cui ai ragazzi sono state fatte le dovute raccomandazioni. Bisogna perciò rendersi conto che la Renato Curi Angolana non è la vittima sacrificale. Per via delle assenze degli squalificati Rovrena, Coccia e Botticini, chi giocherà andrà in campo con le motivazioni giuste. Anche loro hanno due squalificati Ricci e Pagliuca”.
Assente D’Ancona che lunedì mattina sarà sottoposto a Macerata a un intervento per la rimozione di un frammento di menisco e molto probabilmente Trillini andrà in panchina in quanto leggermente infortunato, per cui, in linea di massima, con un bel gruppo di giovanissimi in panchina, la formazione potrebbe essere (4-3-1-2): Cattafesta; Boateng, Comotto, Morbiducci, Schiavone; Tarantino, Forgione, Zivkov; Bolzan; Buonaventura, Pazzi. Gli altri convocati sono: Baiocco, Chiodini, Diamanti, Emiliozzi, Foresi, Poli, Sako, Squarcia e Trillini. Dirigerà l’incontro Alberto Sartori di Este (PD), un nome nuovo per la Civitanovese.
Prima dell’inizio della gara sarà osservato un minuto di raccoglimento in memoria del giovane calciatore toscano Matteo Roghi, tragicamente scomparso nei giorni scorsi.