LA CIVITANOVESE IN CASA DEL FIDENE SI DEVE ACCONTENTARE DEL PARI (1-1)

palloneFIDENE: Mamgerini, Loreti, Bassini, Pignalberi (11’ st Scippa), Macellari, Prevete, Sansotta ( 31’ st. Fusaroli), Palermo, Selva, Sorrentino (11’ st Di Ventura), Dominici. A disp.: Prisco, Fusaroli, Sergio, De Marco, Raso. All. Chiappara.

Civitanovese: Tubaro, Torta, Botticini, Gadda Sensi, Mallus, Boateng, Moretti, Ridolfi (4’ st Galli), La Vista, Nardone (34’ st Bubalo). A disp.: Perozzi, Filopati, Monti, Balzamo, Digno. All. Cornacchini,

Arbitro: Pasciutti di Agrigento.

Reti: 25’ pt Selva, 31’ pt Nardone (rig).

Note: campo in sintetico, pomeriggio nuvoloso. Ammoniti: Botticini, Boateng, Gadda, La Vista, Moretti, Dominici, Prevete, Palermo, Di Ventura, Fusaroli. Recuperi 1’, 4’.

Roma – Si attendeva la reazione dei rossoblu dopo il crollo interno contro la straordinaria Vis, visto anche il successo ottenuto contro la capolista, e al Salaria Sport Village di Roma, in cui gioca il Fidene, un certo miglioramento c’è stato, se non altro in termini di impegno agonistico che è valso per portare a casa un punto, ottenuto in rimonta e su cacio di rigore, che consente alla squadra di Cornacchini per tenere il passo dell’Isernia e mantenere inalterato il vantaggio sull’Amiternina fermata in casa dalla Jesina. Ma ancora una volta bisogna mettere in evidenza il fatto che i tanti mali della Civitanovese vengono in primo luogo dalla difficoltà di tramutare in gol led occasioni che riesce a procurarsi. In casa del Fidene, come si vedrà più avanti nel racconto della gara, almeno due sono state le occasioni per mandare al tappeto la formazione laziale e un successo pieno sarebbe stato un’altra cosa.

Ma veniamo alla gara.Cornacchini dà per la prima volta fiducia alla linea verde del suo attacco, inserendo Nardone (classe ’91) e Ridolfi ( classe ’89): Del resto non può fare altrimenti dal momento che Covelli è ancora fermo per squalifica e Galli che ha preso posto in panchina in quanto non asl meglio della condizione,. Ancora assente Biso per problemi fisici, ma a centrocampo ci sono alternative, con La Vista che funge da trequartista. I rossoblu hanno una sufficiente dimestichezza con il fondo in sintetico per cui non trovano difficoltà per la natura del fondo di gara. E’ proprio La Vista a iniziare la serie degli episodi dal momento che al 3’ va al tiro su punizione dalla distanza con traiettoria leggermente imprecisa. Poi al 7’, a testimonianza del buon momento dei rossoblu, è Moretti a proporsi con un cross sul quale Nardone non arriva in tempo. All’11’ ancora un calcio di punizione per gli ospiti con La Vista al tiro e Moretti che cerca la conclusione in girata, ma il tiro non crea problemi al portiere di casa. I padroni di casa si fanno vivi al 21’in modo davvero minaccioso con Pignalberi il cui tiro coglie l’incrocio dei pali della porta di Tubaro. Di lì a poco (25’) vantaggio dei padroni di casa sugli sviluppi di un calcio di punizione e con Andy Selva, nazionale sammarinese, che ha la meglio sul contrasto alto con Sensi e mette in rete di testa. La Civitanovese reagisce immediatamente e al 31’ ottiene il primo calcio di rigore stagionale, contro i sette avuti contro: fallo di Prevete su Torta, generosamente in affondo, ed è rigore: dagli undici metri Nardone segna. E’ il suo secondo gol. Dopo un tentativo senza pretese di Boateng si va al riposo sul risultato di 1-1.

Al 10’ della ripresa il nuovo entrato Galli sciupa il possibile vantaggio per la Civitanovese e la stessa situazione si verifica al 15’ quando Galli di testa mette Nardone nella ghiotta occasione di concludere a rete dalla breve distanza, ma il tentativo non riesce per la deviazione della difesa locale. Continua a prevalere il gioco dei rossoblu: 25’, il portiere di casa è bravo a intercettare una punizione di Moretti; 31’, Moretti imbecca bene Botticini, ma l’insidiosa conclusione si perde sul fondo di un niente. A quel punto Cornacchini ritira una punta, Nardone, e dà più peso al centrocampo inserendo Bubalo anche perché il tecnico dei locali cerca con Fusaroli di attuare il forcing finale che comunque rimane solo nelle intenzioni.

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