Chiesa di Cristo Re gremita per l’ultimo saluto a Marisa Pianella, una donna solare e piena di vita, forte, determinata e, soprattutto, generosa verso il prossimo. Così la descrivono tutti coloro che l’hanno conosciuta, amata o semplicemente incontrata sul proprio cammino. Anche don Mario Colabianchi, che ha celebrato la funzione funebre, ha voluto ricordarla evidenziando queste sue caratteristiche e nella sua omelia ha posto l’accento sull’importanza della credibilità per ciascun credente e ha detto ai fedeli presenti che, quando sarà giunta la sera della vita, Dio non ci chiederà se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili. Se siamo stati cioè coerenti con la fede che professiamo ed abbiamo saputo fare del bene ed essere generosi, soprattutto spendendoci per la difesa dei più deboli e di coloro che hanno bisogno. “Altrimenti – ha detto don Mario – l’essere credenti è parola vuota. Pensate a Marisa e pensate se siete credibili!”. In numerosi si sono stretti attorno alla famiglia di Marisa, al marito Gianfranco Cellini, alla figlia Luisella, alla nipote Veronica e al piccolo Giulio, che è salito sul pulpito per dire addio alla bisnonna leggendo una poesia dedicata ai nonni.
Vera Spanò
