L’11 GENNAIO A CIVITANOVA, “CIRINO E MARILDA NON SI PUÒ FARE”

image138“Ho scritto un racconto con l’intento di mostrarne la storia dentro lo spazio teatrale a cui era destinata. Diversa è certamente la scrittura che si fa avanti per essere rappresentata: la storia ha bisogno di voci personaggi e di una scansione ritmica e vocale, di una alternanza di entrate e uscite pensate come se potessero essere fisicamente rappresentate. Nel racconto il professore  Cirino Pascarella  è portatore di un universo sognato più che vissuto, una sorta di testimone solitario che sembra venire sempre da lontano e di non stare mai dove gli accade di trovarsi. È una incantevole figura candidata ad essere completamente travolta ahimè!  Da quel clamore,  quella turbolenza di emozioni da cui ha sempre procurato di tenersi distante. In contrasto con tale figura, quella della signora Olimpia tenutaria della Pensione Smeraldo dove il professore vive in una non ben identificata città portuale. Dalla superficie estesa come una megattera, a causa di una trasfusione sbagliata, Olimpia è portatrice di tutto il senso comune e popolare, totalmente incapace di decifrare i comportamenti e i modi del professore, unicamente interessata invece a sistemare la figlia Marilda ormai quasi quarantenne senza tuttavia riuscire mai nemmeno a procurare un approccio col nostro, tanto più che il professore mostra di essere lontanissimo e immune da qualsiasi fascinazione femminile. I due mondi le due voci si incontrano quasi esclusivamente al di qua e al di là della porta della stanza 12; quella porta come un diaframma separa a malapena, senza proteggerlo, lo spazio buio abitato dal professore,  dalla piena molesta e incontinente della Olimpia che pare tracimare ad ogni istante e travolgere il professore; se non fosse che il nostro tutte le sere se ne va cosi lontano .….. ma in un inconfessabile cosi lontano. Con gioia attendo di raccontare questa storia in un palcoscenico che ho immaginato nudo e senza supporti  scenici per permettere alla voce e al corpo di riscrivere ogni volta la storia, narrando non come un lettore ma come l’ attore ogni volta diverso protagonista della vicenda stessa che non può che viverla quella storia, rappresentarla senza mai conoscerne la fine. ”

Anna Marchesini

BIGLIETTI

biglietteria Teatro Rossini 0733 812936 www.teatridicivitanova.com

tre giorni precedenti lo spettacolo [domenica esclusa] dalle ore 18.30 alle ore 20.30

biglietteria Teatro Annibal Caro 0733 892101

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