L’assessore regionale alle Attività produttive, Sara Giannini a Civitanova, ha fatto il punto sulle politiche regionali attuate a favore del territorio. Diverse le tematiche approfondite, dalle attività produttive alla pesca, dalla sanità al turismo, alle dinamiche politiche locali. L’azione della Regione – ha detto – è stata significativa su diversi fronti, con diversi riconoscimenti anche verso il governo nazionale, a cominciare dalla sanità e dalle attività produttive. Su questo fronte la situazione economica è diversificata nella regione, con il calzaturiero, maggiormente abituato rispetto ad altri settori a confrontarsi con il mercato estero, che vede un miglioramento della produzione e dell’export. Preoccupano le situazioni di Finacantieri, la cui vertenza è ormai focalizzata a livello nazionale, e la ex Antonio Merloni, con gli ammortizzatori sociali a garantire i lavoratori che rimarranno senza lavoro e per i quali continuiamo comunque a sperare a fronte delle richieste pervenute da altre aziende per l’utilizzo delle strutture della ex Ardo”. Sulla direttiva Bolkestein “l’Italia – ha convenuto la Giannini – ha una sua specificità nel turismo balneare. Sulla base di questa e in considerazione dei forti investimenti e dei connessi consistenti mutui contratti dagli operatori, stiamo lavorando ad una deroga a livello Ue o a livello di legge nazionale. C’è poi anche la possibilità, su cui sto lavorando come coordinatrice della Commissione Attività produttive della Conferenza nazionale delle Regioni, di inserire gli stabilimenti balneari nell’ambito delle norme relative al cosiddetto ‘small business act’, lo statuto europeo delle piccole imprese, in modo da portarli nell’area delle norme regionali e nazionali”. Quindi la pesca: “per la prima volta abbiamo approvato in giunta lo scorso 19 dicembre, un fondo di garanzia di 300mila euro per il settore e per facilitare l’accesso al credito. Sulle vongolare ho predisposto una proposta, importante, che riguarda la flotta più grande in Italia, basata su di uno studio scientifico indipendente, ora la parola è passata alla competente commissione consiliare per il parere. E’ mio impegno, già preso sia con il presidente della commissione consiliare sia con il presidente dei vongolari, recepire, entro questo mese, il parere che verrà dall’Assemblea legislativa regionale”. Grande attenzione sulla sanità. “Recentemente il direttore d’area vasta – ha detto – ha chiarito come per l’ospedale di Civitanova non ci siano problemi di alcun tipo, come invece era stato affermato da qualcuno in modo irresponsabile. Anzi, in questa realtà, sono presenti eccellenze, come nel caso di chirurgia, Ematologia, Urologia Ottorino, Ostetricia e anche Oncologia. Su questo ultimo reparto nei giorni scorsi è sorta una polemica surreale, infondata, di cattivo gusto, vista la delicatissima materia. Il reparto non è affatto a rischio chiusura, anzi i malati che prima si recavano a Macerata, saranno assistiti a Civitanova, un sicuro miglioramento e un esempio positivo di approccio di area vasta. Certo, per continuare a garantire livelli assistenziali sanitari di qualità, tra i migliori in Italia, come è stato certificato, occorre integrare e razionalizzare risorse e strumenti, eliminare doppioni, senza disperdere esperienze e professionalità. Poi occorre tener conto delle norme nazionali, il limite delle 500 nascite per i reparti infantili, incide su Recanati e su diverse altre realtà regionali. Un limite che rischia anche di salire, che non abbiamo inventato noi, ma che è purtroppo vincolante. In un contesto di risorse calanti, la sfida è quella di razionalizzare per mantenere servizi di eccellenza come quelli che abbiamo”. Quanto alle dinamiche di politica locale “il mio è un parere personale – ha concluso la Giannini – e il nostro è un partito che funziona per organismi e non per personalismi. C’è bisogno di un’alleanza la più ampia possibile, per un modo nuovo di governare Civitanova, trasparente, partecipato, democratico, con l’obiettivo della tutela esclusiva dell’interesse generale della città. Questo significa che non possono essere accettati veti e che il metodo migliore per individuare candidato e programma è quello delle primarie di coalizione. Metodo utile anche per risolvere eventualmente la tanto discussa questione Silenzi. Il coordinatore del Pd, peraltro, non ha ancora dichiarato nulla sulla sua candidatura o meno. Rispetto l’autonomia dei partiti comunali, però penso che il confronto sul programma, compreso il progetto Ceccotti, possa avere un contributo determinante da parte dei segretari regionali Pd e Udc, Ucchielli e Pettinari, che, a partire dalla Regione e passando per la Provincia di Macerata, sono stati protagonisti di un progetto che ha riscosso grande consenso elettorale. Sul sondaggio dell’Idv, non lo conosco nel merito, anche se sono circolate indiscrezioni, sono sicura che sarà reperibile sul sito internet specificamente dedicato alla pubblicazione dei sondaggi politici e dove è possibile valutare la metodologia scientifica e statistica seguita. Penso, tuttavia, che nel momento in cui è prioritario consolidare un’alleanza ampia, diffondere sondaggi che rafforzano il candidato avversario, che i suoi stessi sostenitori considerano debole, appare del tutto inutile, se non dannoso”.