INQUINAMENTO E BONIFICA: IL COMUNE RICORRE AL TAR…. TANTO PAGA PANTALO’

tribunaleDall’Associazione Citt@verde riceviamo e pubblichiamo:

“Ma che cosa sono tutti questi incarichi legali e ultimo il ricorso al TAR contro le decisioni del Ministero dell’Ambiente? Una sorta di manovia degli incarichi per evitare quello che l’amministrazione Comunale è da anni chiamare a fare? Legittimo ma inopportuno, inutile e costoso. Ma perché affidare incarichi legali di “assistenza” ad un legale che ci costa quando sono a disposizione istituti pubblici come Arpam, Istituto superiore della Sanità, Icram,ecc? Perché pagare un legale quando c’è l’Avvocatura dello Stato che può dare assistenza? Perché il Sindaco non ha percorso questa strada? Ricordiamo tutti quando gli assessori lamentavano le prescrizioni definendo i Ministri ROSSO-VERDI. Ora la Giunta continua la sua battaglia qualunquista dimenticando che oggi il Ministro era prima MATTEOLI e da qualche anno PRESTIGIACOMO del PDL e di nomina governativa sono gli alti dirigenti Ministeriali. Così per evitare precise prescrizioni che sono in capo al Comune trascina la città in un continuo ricorso al Tar che ad oggi ha avuto solo il merito di lasciare le aree inquinate: una Discarica lungo il Chienti che ostruisce di fatto il prolungamento della Pista Ciclabile e il Panettone Nero di ghiaia inquinata come esempio di inefficienza amministrativa. Ma quanto ci costano a noi cittadini questi continui ricorsi, il blocco di fatto della Pista Ciclabile del Chienti e il Panettone Nero di ghiaia inquinata? Ci costa ad oggi circa 300.000€ in messa in sicurezza, pareri, legali, ecc. e tanto in immagine. Ma è veramente sicura la Giunta che queste sue scelte sono utili alla città e alla sua immagine ambientale e turistica o invece si tratta di alibi e posizioni ideologiche? Noi siamo certi che se c’era una VERA volontà di concertazione fra enti e su questa il Comune puntasse le sue carte,la sua forza oggi avremmo bonificato quelle aree. La Giunta Mobili affetta da esasperato campanilismo e provincialismo ha percorso la via dello scontro legale e della chiusura. La verità è che quella intrapresa dalla Giunta Mobili è solo una vertenza di facciata che si avvia pur sapendo che la strada ci catapulterà in un contenzioso fra poteri pubblici  che non risolverà il problema  e ci lascerà intatte le due emergenze ambientali. Una scelta quella  della Giunta Mobili che ricorre ancora una volta al TAR che più che a risolvere il problema  dei  due siti inquinati guarda alla prossima consultazione elettorale e alibi per l’imminente stagione estiva che si apre anche quest’anno all’insegna del “panettone nero” nel lungomare sud”.

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