“Sul patrocinio rilasciato dal comune di Civitanova Marche all’iniziativa “Diritto all’identità, teorie del gender e libertà di educare”, in programma venerdì 19 giugno a Villa Conti, ritengo opportune alcune precisazioni, al fine di evitare incomprensioni.
Non condivido l’opinione che concedere un patrocinio gratuito ad un’iniziativa coincida con l’avallarne contenuti ed affermazioni, sarebbe d’altra parte molto discutibile che un’Amministrazione comunale patrocinasse soltanto ciò che è di proprio gradimento.
Abbiamo inteso preservare la libertà di espressione anche a coloro che non la pensano come noi, ferma restando la distanza evidente da affermazioni sostenute in altre sedi dal relatore dell’incontro del 19 giugno, avvocato Gianfranco Amato.
A scanso di equivoci, questa Amministrazione non è in alcun modo affine a chi adombra discriminazioni nei confronti di chi ha preferenze sessuali differenti dalle proprie. Tanto meno condividiamo versioni distorte e fuorvianti di problemi e normative, che rischiano di alimentare discredito verso chi propugna opinioni diverse, o peggio ancora di fomentare forme di intolleranza e di rifiuto della diversità.
Siamo convinti che la libertà sessuale sia una prerogativa di una società civile e che temi estremamente rilevanti, quali i diritti civili, l’educazione e l’istruzione, vadano affrontati con rigore e serietà. Proprio per questa ragione, mi auguro che pur nelle divergenze di pensiero, l’incontro in programma venerdì possa generare un dibattito maturo.”


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Caro Sindaco, La informo che “concedere il patrocinio” significa proprio “avallare” l’iniziativa cui viene concesso. Altrimenti a cosa servirebbe?!?! a fare pubblicità al Comune? e a che scopo? Se non eravate d’accordo, potevate non concedere il patrocinio!Faccio un esempio: se venissero da Lei con una proposta di una manifestazione a favore delle pellicce animali, Lei concederebbe il Patrocinio del Comune?
Detto questo, io non sono d’accordo col Suo atteggiamento: far passare il Gender come minoranza povera ed indifesa quando è in atto una colonizzazione vera e propria!!! e chi tenta di difendere i valori su cui ha impostato la propria esistenza che vuole preservare e trasmettere ai propri figli viene additato come omofobo-retrogrado e razzista! Se ha ragione Lei… allora sono FIERO di stare dalla “parte sbagliata”!!! Per la quale continuerò a battermi.
Saluti
Roberto Leoni
IL SOLITO DON ABBONDIO, CHI IL CORAGGIO NON CE L’HA NON SE LO PUO’ DARE