INCHIESTA SUI FALSI VACCINI. I NOMI DEI CIVITANOVESI INDAGATI

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Inchiesta sui finti vaccini, ci sono anche un dipendente comunale di Civitanova, Mirco Bianchini, e l’avvocato Pierluigi Boschi, legale dell’amministrazione comunale in diversi procedimenti, tra cui quello che ha interessato il vice sindaco per gli insulti via Facebook, tra gli indagati della vicenda e per i quali è stato disposto il divieto di uscire di casa alle 21 alle sei e l’obbligo di firma. L’accusa è quella di aver pagato per un vaccino che non è stato mai inoculato loro, ma l’obiettivo era quello di ottenere il Green pass e avrebbero pagato per questo dai 300 ai 450 euro. Dovranno rispondere di peculato e falso in concorso. L’indagine ha portato in carcere, arrestato alla squadra mobile di Ancona, un infermiere di Falconara, Emanuele Lucchetti, quello che secondo l’accusa effettuava le false iniezioni e intascava il denaro. Con lui arrestati (ai domiciliari) un altro Civitanovese, Daniele Mecozzi, titolare del ristorante Casablanca, inoltre l’avvocato Gabriele Galeazzi di Ancona, Stefano Galli di Ancona e una rumena, Daniela Maria Zeleniuschi. Nel quadro accusatorio sarebbero quelli che avevano il compito di procacciare gli affari, cioè trovare gente disposta a pagare per il finto vaccino. In tutto sarebbero 45 le persone che avrebbero pagato per la falsa vaccinazione e per ottenere un falso Green pass, e di questi 19 sono della provincia di Macerata e a tutti la squadra mobile del capoluogo ha notificato le ordinanze che prevedono l’obbligo di dimora e il sequestro di dispositivi informatici. Fanno scalpore i nomi perché tra questi ci sono l’avvocato penalista Gian Luigi Boschi, del foro di Macerata, legale di fiducia in diversi procedimenti avviati dalla giunta di Civitanova e scelto dal vicesindaco per la difesa nel processo che lo coinvolge al tribunale di Macerata. C’è poi Mirko Bianchini, che all’insediamento di Ciarapica venne nominato responsabile di Gabinetto del sindaco, attivista politico in città e con la Lega candidato a Porto Sant’Elpidio. Poi ci sono i Civitanovesi Maria Francesca Lattanzi, imprenditrice balneare, organizzatrice in passato di eventi culturali in collaborazione con Palazzo Sforza, e poi Rossano Ciucci e suo figlio Vittorio.
Da quanto è dato sapere, diverse le giustificazioni addotte. C’è chi sostiene di essere all’oscuro e di aver ricevuto le dosi di vaccino, chi invece afferma di averlo fatto perché non si fidava, chi aveva problemi di salute e non voleva rischiare. E c’è anche chi chiede di essere sottoposto al test sierologico per dimostrare di avere gli anticorpi conseguenti alla vaccinazione.

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