INCHIESTA PALAS: “ARCHIVIATI NON PRESCRITTI”, IL SINDACO CORVATTA SOTTOLINEA LA DIFFERENZA TRA LA SUA AMMINISTRAZIONE E QUELLE MARINELLI E MOBILI PER LE QUALI IL REATO SI È PRESCRITTO

Nel corso di una conferenza stampa convocata oggi in sala giunta, gli avvocati Fabrizio Cesetti, Massimo Ortensi e Giuseppe Micucci, incaricati dalla Giunta Corvatta per la difesa in merito all’inchiesta della Procura di Macerata sulla vicenda del Palazzetto dello sport, hanno chiarito l’iter che ha portato la magistratura all’archiviazione. Presenti il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, il vicesindaco Giulio Silenzi, il consigliere regionale Francesco Micucci (ex assessore all’urbanistica) e l’assessore al patrimonio Cristiana Cecchetti.
“In questi mesi c’è stata un’indagine molto approfondita – ha spiegato Cesetti – gli allora indagati si sono sottoposti ai relativi interrogatori. Non avevamo alcun dubbio sull’esito e sul corretto operato della giunta Corvatta, riconosciuto anche dall’Anac. Esprimiamo soddisfazione oltre che per l’esito, anche per i tempi nei quali l’inchiesta si è conclusa. E’ evidente che in questo modo la prossima competizione elettorale sarà depurata da una vicenda che sarebbe stata probabilmente strumentalizzata. Il Pubblico ministero ha ritenuto di non esercitare l’azione penale ed un giudice terzo ha disposto un’archiviazione nel merito. Non si tratta né di proscioglimento, né di assoluzione, l’archiviazione è qualcosa di più che arriva evidentemente grazie all’accoglimento della nostra memoria difensiva. La giunta Corvatta ha agito nell’assoluta consapevolezza di perseguire un interesse pubblico. Non poteva fare altro che proseguire nell’affidamento diretto dell’opera. Citando un passaggio delle nostre memorie difensive che ritengo significativo, ‘L’affidamento diretto era la sola soluzione possibile ed economicamente vantaggiosa viste le convenzioni in essere con la Civita Park pattuite da altri’ per evitare di lasciare un’incompiuta e di procurare un danno alla pubblica amministrazione. La nostra è stata una difesa agevole, perché è bastato far emergere la verità”.
L’indagine è partita da un esposto all’Anac e a diverse Procure della Repubblica firmata da alcuni esponenti dell’attuale opposizione.
“Azzerata l’ipotesi di abuso d’ufficio – ha detto Ortensi – siamo soddisfati di aver dimostrato l’assoluta buona fede e l’estraneità ai fatti della giunta, che ha quindi dimostrato con l’archiviazione di non aver recato nessun vantaggio o danno a qualcuno, ma ha agito nell’interesse pubblico e a vantaggio della comunità”.
“Per un professionista il massimo risultato possibile è ottenere un’archiviazione nel merito come accaduto in questo caso” l’inciso dell’avvocato Micucci.
La parola poi al vicesindaco Giulio Silenzi: “Non possiamo che esprimere soddisfazione e gioia per l’esito di questa vicenda. Siamo stati sempre sereni e rispettosi del lavoro della magistratura, che è stato serio e scrupoloso. In uno stato di diritto le decisioni della magistratura non si discutono mai. La verità dei fatti era per noi evidente, è doveroso oggi ribadirlo a chi ci ha denigrato in questi anni, con un giustizialismo mai ricordato in questa città. Come dimenticare le vele ed i manifesti con i volti mio e del sindaco, invitati a dimetterci perché indagati? Oggi la verità emerge e troviamo un candidato sindaco, esponente della lista protagonista di quello sciacallaggio, che esce da questa vicenda con una prescrizione, quando aveva giurato di non volersene avvalere, giustificandosi sulla stampa con dichiarazioni a dir poco risibili che non possono certo nascondere le sue menzogne. Sottolineo anche la demarcazione netta delle vicende della Civita park e quelle della realizzazione del palazzetto: solo queste ultime ci riguardano e non si può accorpare il tutto con quanto è successo per le opere di urbanizzazione primaria. C’è discontinuità nell’operato delle ex giunte e della nostra che ha adottato le sole procedure possibili per non lasciare una incompiuta in città. Noi abbiamo risposto agli organi preposti, gli altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e della prescrizione. C’è una bella differenza”.
Soddisfatto anche l’ex assessore Micucci. “Tutto è partito da un esposto di membri dell’opposizione per colpire questa amministrazione, ma la polvere, ora che è stata fatta chiarezza, si è depositata tutta su chi sta dall’altra parte. La tenacia del sindaco e della giunta hanno prodotto un risultato straordinario per Civitanova. Non abbiamo mai dubitato di aver agito correttamente, ma il pensiero che tra la cittadinanza potesse essere messa in dubbio la positività dei nostri intenti è stato un peso”.
La conclusione al sindaco Corvatta: “Sono sempre stato tranquillo su questa vicenda, fiducioso che la magistratura sarebbe arrivata ad appurare la correttezza del nostro operato. Non era una frase retorica: faticavo davvero ad immaginare come potesse esserci un illecito in un’opera pubblica attesa da decenni, del valore di milioni di euro, realizzata con un costo di appena 150.000 euro per la collettività. La costruzione del palasport e dell’ente fiera è stata una pagina storica per Civitanova. E’ bello avere la conferma, in modo incontrovertibile, che su queste opere così importanti per la città non esistano ombre”.
img_2377

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *