Il direttore dell’Arpam Gianni Corvatta ha illustrato nella sala del consiglio provinciale di Macerata, al comitato tecnico scientifico creato subito dopo l’incendio del Cosmari, i risultati delle analisi effettuate per stabilire il livello di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno provocato dalla nube tossica sprigionatasi dal capannone distrutto dalle fiamme in cui avveniva la lavorazione di carta e plastica. Nei limiti diossine e metalli pesanti.