Teatro Conti dei Salesiani, a San Marone, gremitissimo in occasione della presentazione dell’incontro: “Testimoni di Misericordia”, uno dei momenti di rilievo della “36.a Festa della Comunità” in corso di svolgimento e che si concluderà domenica 5 giugno.
La serata, del resto, si preannunciava particolarmente interessante in quanto fra i partecipanti, che sono stati la giornalista italo-siriana Asmae Duchan, che ora risiede ad Ancona, suor Filomena Scrocca e i coniugi nigeriani Ammanuel Chinjere e Emmanuel Nnamdi, c’era l’attrice Claudia Kool, che da quindici anni porta avanti un percorso religioso che sta suscitando una profonda condivisione per la ricchezza degli argomenti di fede che propone e che riesce ad illustrare con parole di stupefacente tenerezza. Così è stato nell’incontro che si è svolto nella nostra città, su iniziativa della Parrocchia e degli ex Allievi di don Bosco, che ha avuto nel giornalista della RAI, di Ancona, Vincenzo Varagona, un conduttore preparato e con momenti di buona musica con i Talk Radio, Ettore Basili e Piero Cappella.
Introduzione alla serata da parte del parroco, don Giovanni Molinari, che ha espresso la gratitudine alle tante persone intervenute e agli invitati, “persone cioè – ha in pratica detto – che potessero raccontare la vita” e quanto è emerso, in oltre due ore di racconto, è stato un susseguirsi di episodi di sofferenza, di atrocità, non lasciando mai in disparte la speranza, in quel clima di misericordia, proposto e sostenuto da papa Francesco, e che sta avvicinando tanta gente all’aiuto del prossimo.
In questi termini le testimonianze della giornalista e scrittrice Asmae Duchan, nata ad Ancona da genitori siriani, che ha accennato ai dieci milioni di sfollati che esistono in Siria, tormentata da sei anni di guerra, “senza una via d’uscita”, di suor Filomena Scrocca, “una piccola suora”, come si è definita, ma capace di donarsi con intelligente amore agli emigranti accolti nell’archidiocesi di Fermo e il dono che riceve “nel camminare a fianco di questi fratelli”, rappresentatati dai due coniugi nigeriani che ha portato all’incontro e dei quali ha raccontato le atroci sofferenze.
Poi, la commovente testimonianza di Claudia Kool, il suo incontro con Dio, “che ha rappresentato un dono di pace”, ha ammesso, in occasione del Giubileo del 2000, nell’attraversare la “Porta Santa” e il suo cammino nel gruppo di preghiera che sta portando avanti un po’ ovunque, anche fuori dell’Italia. Emozionanti gli aspetti di vita che l’hanno portata ad assistere alcuni giovani, uno dei quali è diventato suo figlio adottivo e che ha strappato dalla morte. Il suo, un esemplare cammino di conversione, con la certezza che “ un dono ricevuto – ha detto con dolcezza, riferendosi al senso di vita ricevuto dal Signore – va sempre restituito”.
Nelle conclusioni dell’incontro, don Giovanni ha accennato a due iniziative che la parrocchia di San Marone intende portare avanti: una riguarda la formazione di gruppi che possano realmente trovare nel quartiere situazioni di sofferenza, un’altra , di cercare momenti d’incontro con persone di fede diversa.
Una serata diversa, dunque, nella quale è prevalso netto l’impegno a non rimanere indifferenti alla storie raccontate. Sarà stata un’impressione, ma uscendo dal teatrino dei Salesiani e guardando il cielo, finalmente senza nuvole, le stelle sono sembrate più luminose.