IN MIGLIAIA A CIVITANOVA PER LA TRADIZIONE DI SAN GIOVANNI IN SPIAGGIA

image104Ha il sapore di un rito antico questo ritrovarsi in riva al mare prima del sorgere del sole. Unisce sacro e profano, condivisione di bellezza e di preghiera. Contemplazione, per credenti e non credenti.
Si è ripetuta anche quest’anno la tradizione della messa di San Giovanni sul lungo tratto di spiaggia libera del lungomare nord. In migliaia sono accorsi quando era ancora notte per ascoltare le parole di fratellanza dei celebranti e per rinnovare la tradizione della benedizione delle spighe di grano e di lavanda, corpo e spirito secondo la sapienza popolare e contadina, buon auspicio e protezione secondo quella religiosa.
Il raccoglimento dei presenti è stato reso ancor più intenso dalla musica sacra eseguita dal vivo dal soprano Angela Bella Ricci accompagnata dal violino di Silvia Pizzarullo e dal contrabbasso di Amin Zarrinchang.
Al termine del rito religioso quando i raggi del sole bruciavano già il mare, malgrado fossero velati da nuvolaglia, ci si è riversati nell’acqua con le note ancora di sottofondo, a compiere la lavanda purificatrice con l’immersione dei piedi nel mare. Qualcuno più temerario è riuscito a purificare l’intero corpo facendosi persino il bagno.
Al saluto del sacerdote con un “Buonanotte”, malgrado fossero ormai le sei della mattina, qualcuno ha risposto che invece era già ora di andare a lavorare.
Un fiume umano si è allontanato costeggiando il bagnasciuga, che tante persone tutte insieme non vede neanche nei giorni di festa.
È una festa sentita dai civitanovesi la notte di San Giovanni, senza schiamazzi o luci roboanti, ma solo il rumore del mare, la luce radente del sole, pensieri sommessi e sguardi lontani al nostro magnifico orizzonte.

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