IN BIBLIOTECA – LA GRANDE GUERRA 100 ANNI DOPO

Il primo centenario della Grande Guerra, che ufficialmente è iniziata nel luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia e che vide l’Italia entrare nel conflitto il 24 maggio 1915, quale alleata di Francia, Gran Bretagna e Impero Russo, è stato oggetto di un attento approfondimento promosso dal Liceo Scienze Umane “Stella Maris”, che ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri mercoledì 25 maggio nella Biblioteca Comunale “Silvio Zavatti”, quindi, in una data, quasi coincidente con quella del 24 maggio 1915 che ci riguarda, come vedremo subito, da vicino.
Una ricorrenza, quella, che a noi marchigiani interessa particolarmente proprio perché nell’alba di quel giorno, 24 maggio, la squadra navale della marina imperiale austro-ungarica, partita a sorpresa dal porto di Pola, bombardò furiosamente Ancona e altre città delle Marche, proprio per annientare la funzionalità del porto dorico, il cantiere navale e alcuni punti strategici della regione, quali stazioni ferroviarie, ponti stradali e strutture militari. Un centinaio i morti. L’attacco, chiaramente in risposta alla dichiarazione di guerra dell’Italia del giorno precedente, 23 maggio, fu favorita dal fatto, come ha sottolineato uno dei relatori intervenuti alla conferenza, il comandante Claudio Bruschi, che la costa marchigiana era stata imprudentemente sguarnita di sistemi di difesa e i cannoni erano stati trasferiti altrove, non ritenendo evidentemente che le unità navali germaniche potessero spingersi così lontano.
Del relatore appena citato, il comandante Bruschi, è giusto sottolineare che è stato ufficiale del Genio Navale, congedato con il grado di capitano di vascello ed è un qualificato studioso di storia marchigiana, nonché autore di importanti pubblicazioni. Nel corso della sua attenta descrizione di quegli aspetti di guerra, il graditissimo ospite ha proiettato un’interessante serie di foto, soffermandosi sulle difficoltà di una guerra, che non si ritenne, nell’iniziale coinvolgimento, così lunga e drammatica, e i valori della Marina Italiana con i suoi audacissimi MAS, i ben noti motoscafi armati con siluri.
Altro aspetto della conferenza, coordinata dalla prof.ssa Ilenia Santoni, docente di italiano nel Liceo Stella Maris, quello riferentesi alla “Famiglie e Donne della Grande Guerra”, proposto dalla prof.ssa Barbara Montesi, docente di Storia Contemporanea all’Università di Urbino, membro dell’Istituto Storia Marche e attivissima collaboratrice della rivista Storia e Problemi Contemporanei. Da parte sua, un appassionato spaccato sui valori simbolici delle donne nella prima grande guerra mondiale, il ruolo delle “madrine di guerra”, i sentimenti d’amore e di speranza riportati in tante corrispondenze che giungevano ai familiari dal fronte, l’efficacia morale dei “matrimoni per procura”.
Nell’introduzione dell’incontro, il saluto del dirigente scolastico della struttura organizzatrice, che vanta illustri tradizioni didattiche, prof. Marco Pazzelli, e alcune riflessioni sul lavoro portato avanti dal promotore del convegno, Aldo Caporaletti. Come previsto nel programma, tre studenti hanno recitato delle poesie, composte da protagonisti diretti o indiretti di quella lontana, ma non dimenticata pagina di storia, e che sono state: “Fratelli” di Giuseppe Ungaretti, “Stazione” di Umberto Saba e “Viatico” di Clemente Rebora.
In definitiva un incontro organizzato con molta attenzione, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e alcuni operatori privati quali Romoli e Villa Colleverde, contributi che hanno consentito anche alla celebrazione del primo centenario della Grande Guerra organizzata nella nostra città, com’è avvenuto in altre realtà, un valido riconoscimento storico e culturale.
Nella foto, da sinistra, Barbara Montesi, Claudio Bruschi e Ilenia Santoni.
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