IMPORTANTE RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO A CIVITANOVA

codiceDa indiscrezioni di stampa appare ormai confermata quella che sembrava soltanto una voce: l’assessore Carassai, scavando nel suo giardino, effettuava un ritrovamento di grande importanza archeologica.
Sembra che scavando fra le radici di una rapa sia venuta alla luce una tavoletta in argilla del lontano 1895, che esperti ricercatori, pur con il fondamentale supporto della profonda cultura tecnico-classico-giuridica dell’assessore, hanno stentato non poco a decifrare.
Si tratterebbe di un frammento di un trattato vigente in un lontanissimo regno italico, nel quale si diceva più o meno così:

Regio Decreto 25 maggio 1895 n. 350
Regolamento per la contabilità, direzione e collaudo dello stato di competenza del Ministero dei lavori pubblici.
Art. 3. Responsabilità del personale preposto ai lavori
1. Il direttore dei lavori ha la speciale responsabilità dell’accettazione dei materiali, della buona e puntuale esecuzione dei lavori in conformità ai patti contrattuali ed agli ordini dell’ingegnere capo.

Folgorato dalla profonda saggezza che evidente emanava dall’antica tavoletta, l’assessore Carassai immediatamente decideva di riportare in auge l’antica regola, tanto inaspettatamente riportata alla luce quanto attuale nella sua sepolta vitalità.
Subito quindi stilava una solenne ramanzina per i suoi tecnici e con virile determinazione comunicava alla stampa: il Comune non tirerà fuori un euro per i lavori necessari alla scuola di Santa Maria Apparente.
Scherzi a parte, sembra proprio che l’assessore Carassai non sapeva, fino a ieri, che da ben oltre un secolo la legge italiana stabilisce in maniera inequivocabile che è speciale responsabilità del tecnico incaricato, specie se pubblico dipendente, sorvegliare attentamente l’impresa che esegue un’opera pubblica.
Siamo felici per l’assessore, che ha scoperto una cosa nuova per lui, per l’amministrazione comunale e per l’intero ufficio tecnico (deve essere per forza così, visto che sembra non l’hanno mai applicata in precedenza), ma ci auguriamo che riesca presto a scoprire le tante altre cose che (forse?) ancora non conosce, ad esempio che molto spesso anche gli amministratori hanno le loro colpe, specialmente quando omettono di prendere i provvedimenti previsti dalle leggi.
Se non attivano le polizze assicurative di tecnici e imprese, o le altre procedure utili, anche gli amministratori sono responsabili, ma non di danneggiare l’immagine della amministrazione comunale e della città, bensì di reati da codice penale e da corte dei conti.
I danni alla strutttura della scuola elementare di Santa Maria Apparente devono essere pagati da chi ha commesso errori, sia esso impresa esecutrice, tecnico o amministratore, e ciò non per merito di una caritatevole iniziativa dell’assessore Carassai, bensì per una precisa norma di legge.
Ma si è chiesto l’assessore Carassai chi pagherà mai per i disagi che hanno subìto gli alunni, le loro famiglie e gli altri utenti della scuola?

Il Responsabile Lavori Pubblici, Ambiente e Territorio
Dott. Ing. Benigno Bianchini