IL TRAVIATO!

Si aggira a Palazzo Sforza un personaggio che, così come la Violetta verdiana de La Traviata non sa decidersi tra Alfredo Germont e il barone Douphol, non sa raccapezzarsi sulla collocazione dell’ospedale unico. Da quando questa storia è cominciata ha cambiato idea quattro volte. I suoi tentennamenti son costati la condanna per Civitanova all’irrilevanza, mentre sulle note di ‘libiam nei lieti calici’ insieme a tutta la destra giuliva brindava alla decisione di costruire a Macerata l’ospedale provinciale unico, lasciando nella nostra città appena un pronto soccorso. Poi, dalla buca del suggeritore, qualcuno ha fatto notare all’allegra comitiva il baratro sanitario dentro cui si stava cacciando e allora indietro tutta, altro giro, altro cambio di idea e di copione. Se fossimo all’opera lirica sarebbe questo il momento del coro che intona il de profundis per l’ospedale di Civitanova. Ma, l’opera a ben vedere c’entra, perché per vendicare la sconfitta nella partita della sanità la destra sta provando ad attaccare il tempio del bel canto, lo Sferisterio, allestendo sulla costa la stagione Civitanova all’Opera. L’allestimento costerà 120 mila euro pare, con il dubitativo obbligato dall’assenza di informazioni e di atti amministrativi circa le somme movimentate per questa impresa ma, intanto per fare cassa, è stata introdotta la tassa sul turismo. Avanti così e, musica maestro!

di Robespierre

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