IL TRASFORMISTA CIARAPICA

Storia del trasformista Ciarapica ragionier Fabrizio. A raccontarla non sono gli avversari politici ma i fondatori di Vince Civitanova, quelli che erano gli ideologi e i finanziatori del movimento. In un commento sulla rete Francesco e Daniele Centioni, tra gli artefici del successo di Ciarapica alle comunali, ripercorrono le tappe che lo portarono a Palazzo Sforza. “Vederlo in Forza Italia – scrivono – ha sorpreso noi e tanti dei suoi camerati che oggi lui chiamerà magari compagni. Vennero a cercarci quando erano rimasti senza amici e finanziatori, prendemmo una sede nella quale il saluto romano era un obbligo piacevole per chi vi entrava, compreso il trasformista, e si studiava il da farsi su come rendere più sicura, più transitabile la nostra città, pulita. Un vero progetto politico accanto al quale si accompagnavano cene molto cameratesche. Rimanemmo sorpresi dal fatto che appena eletto si dedicasse ad un book fotografico sui giornali e su come avesse buttato nel cestino anni di studi e progetti per i quali noi che lo abbiamo sostenuto e creduto in lui non smettemmo per cinque anni di dire le ave maria sui ceci.” Nel post non manca un riferimento al cerchio magico di cui Ciarapica all’indomani dell’avvenuta elezione “si circondò”.
“Scappi pure caro ragioniere, la sua parola data tante volte e tradita la segue, così come la sua incapacità di fare il Sindaco. In Italia siamo abituati ai ponti che crollano, a voragini che si aprono nelle strade, non ci spaventa nulla, ma sappia che saremo in tanti a seguirla in un lavoro strapagato per il qjale lei dopo tutte le capriole, e il saluto alla Sordi che spera di dare a tutti i cittadini civitanovesi dopo tre anni. Resta un solo dubbio di come dovremo chiamarla una volta eletto, compagno, camerata, amico, o forse girare la testa dall’altra parte e sputare per terra per augurarle scaramanticamente buona fortuna.”

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