IL RICORDO DELLA RIVOLUZIONE DI BUDAPEST DEL 1956

Anche nella nostra città saranno ricordati i 60 anni dalla rivoluzione di Budapest a cura dell’Istituto Italiano di Cultura, Ungheresi nelle Marche, ArcheoClub e Centro Sudi Civitanovesi della nostra città, che avrà luogo sabato 25 febbraio alle ore 17 nella sala conferenze “Don Lino Ramini” in via del Timone, 14, dal titolo: “Correva l’anno…MCMLVI (1956) – 60 anni dalla rivoluzione di Budapest”. L’incontro, che avrà come moderatore il prof. Alvise Manni, presidente del Centro Studi Civitanovesi, viene ad assumere una particolare importanza in quanto sarà presente il regista del film-documentario “MCMLVI”, Gilberto Martinelli, e si avvarrà della testimonianza di un profugo della rivoluzione ungherese, Làszlò Molnàr. Nella locandina della manifestazione è riportato un breve documento che riportiamo integralmente. Ecco il testo:
“È l’alba, Roma si sveglia. Tra i rimasti della notte appena andata, coloro che si apprestano al lavoro, verso la nuova giornata. Un’alba d’autunno, la radio, notizie inquietanti, da Budapest. Un popolo in rivolta contro un oppressore, straniero. Roma recepisce, medita e reagisce. Pio XII condanna e accende la reazione solidale, la società civile accoglie. La politica si schiera, una parte si ritrae, un’altra mistifica, ma di certo, con la statua di Stalin, abbattuta a Budapest, in Italia barcolla un’intera ideologia. Quelle notizie, da Budapest hanno reso al mondo un servigio di libertà, la stessa a cui aspiravano quei profughi arrivati nella eterna capitale. Una Roma universale che ha saputo accoglierli, come figli , perché Roma non adotta, non è matrigna, ma sempre solo Madre. Per tutti”.

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