“Il pronto soccorso scoppia.” E questo è poco ma sicuro. Il problema è riuscire a capire il perché. Una risposta arriva dal Direttore Generale dell’Area Vasta 3 dottor Alessandro Maccioni che in una nota spiega come l’intasamento del Pronto Soccorso non sia un fenomeno “diffuso non solo da noi, ma in tutti i Pronto Soccorso italiani” in quanto i cittadini cercando risposte immediate ai bisogni di salute, “saltano spesso la Medicina del territorio rappresentata bene, diffusamente e con professionalità, dai Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS).
Il Pronto Soccorso, come da prassi internazionale, è deputato a rispondere all’emergenza, che però incide in non più del 2% degli accessi che annualmente giungono al Pronto Soccorso, ed all’urgenza, richiesta da tutti quei cittadini che necessitano di risposte diagnostiche e terapeutiche non erogabili a domicilio. La dimostrazione sta nel fatto che l’80% circa dei cittadini che accedono al Pronto Soccorso sono rinviati al domicilio o perché hanno terminato l’assistenza ospedaliera in regime ambulatoriale o perché da rivalutare dal proprio MMG.
In ogni caso nessuno, e parliamo di oltre 26 mila accessi nel 2017 nel Presidio di Civitanova, viene rifiutato dal Pronto Soccorso: gli approfondimenti diagnostici, che comportano necessariamente tempo e quindi attesa, sono assicurati e, si ribadisce, la grande maggioranza di questi cittadini non necessita di assistenza ospedaliera.
La presenza medica ed infermieristica è perfettamente in linea con quelle che sono le indicazioni delle Società scientifiche di settore e se vogliamo realmente tutelare gli “eccellenti professionisti costretti a lavorare in condizioni stressanti”, dobbiamo, noi tutti, fare una maggiore informazione su come devono essere correttamente utilizzati i servizi sanitari, al fine di poter garantire a chi ne ha veramente bisogno l’accesso in emergenza ed urgenza, cosa peraltro che viene sempre assicurata dalla competenza e professionalità di tutti gli operatori del Pronto Soccorso.
Il Pronto Soccorso del Presidio di Civitanova – conclude Maccioni – opera con una pianta organica di 60 unità di personale, di cui 1 Medico di Struttura Complessa (Primario), 15 Medici, 1 Caposala, 32 Infermieri e 11 Operatori Socio Sanitari. Per il futuro è stato indetto un nuovo concorso pubblico a tempo indeterminato con la speranza di poter assumere ulteriore personale medico in modo da completare l’assetto organizzativo.
Sono previsti inoltre lavori di ampliamento dei locali con la realizzazione della Radiologia dedicata esclusivamente all’Emergenza e un Open Space per incrementare le prestazioni ambulatoriali facilitando il controllo dei pazienti in osservazione.”
IL PRONTO SOCCORSO SCOPPIA: OLTRE A RISPONDERE ALL’EMERGENZA SPESSO VIENE SOSTITUITO AL MEDICO DI BASE
