“IL GIORNO DELLA MEMORIA” ALLA PRESENZA DELLE SCOLARESCHE

Riuscita manifestazione per la celebrazione del “Giorno della Memoria” che si è svolta nel corso di un Consiglio Comunale aperto che si è tenuto nell’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore “L. da Vinci”. Partecipazione attenta e numerosa delle scolaresche cittadine, con gli alunni della terza classe delle scuole secondarie di primo grado dei plessi Pirandello, Mestica, Annibal Caro, Ungaretti, dell’ITCG “Filippo Corridoni” e una nutrita rappresentanza dei liceali della sede ospitante. Presenti, naturalmente, i consiglieri comunali e assessori, una delegazione dell’Associazione Marinai d’Italia, Anita Pantanetti dell’ANPI e rappresentanti di varie associazioni
Come previsto nel programma della manifestazione, ilo primo intervento è stato del presidente del Consiglio comunale, Ivo Costamagna, il quale, in primo luogo ha ringraziato il preside dell’Istituto ospitante, prof. Pierluigi Ansovini, e tutti i direttori didattici delle scuole cittadine. Costamagna si è naturalmente soffermato sul significato della giornata, sostenendo che “non dobbiamo solo ricordare – ha detto – ma tenere alto il livello di guardia, per contrastare quel substrato di odio che spesso affiora anche nei nostri giorni” , aggiungendo che “dovete farlo voi – ha sostenuto rivolto agli alunni – , con il vostro slancio”.
Il preside, Ansovini, ha esordito sostenendo che “non è il gioco delle parti – ha sottolineato riferendosi all’accoglienza alla quale Costamagna aveva fatto riferimento – dal momento che è il consiglio comunale che va ringraziato per il segnale forte che ha espresso, dal momento che più ci si allontana dalla tragedia che ha riguardato le vittime dell’olocausto, più è necessario tenere viva la memoria, per dire no alla violenza, alla sopraffazione”.
Ė stata poi la prof. Rita Baldoni a presentare un progetto sulla Shoah, dopo una breve proiezioni di immagini che hanno fatto comprendere quale siano state la follia e la crudeltà di quell’eccidio “per il quale – ha riconosciuto la docente – non ci sono parole per spiegare l’orrore di quanto è accaduto”.
Ha fatto seguito un’efficace relazione di Claudio Gaetani, dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Macerata, che ha espresso il convincimento che non è sufficiente vedersi una volta all’anno e guardare le immagini di quell’orrore “che ha rappresentato – ha sostenuto in un passaggio della sua relazione – la prima grande tragedia contemporanea, della quale esiste una quantità di materiale che dà un quadro esaustivo della Shoah”.
Ci sono stati, quindi, gli interventi dell’assessore Cristiana Cerquetti che ha sostenuto la necessità che “i ragazzi conoscano e piangano su quanto è accaduto” e del capogruppo consigliare del PD, Mirella Franco, la quale si è chiesta se “avremo sempre la forza per ricordare quanto è successo”.
Il sindaco, Tommaso Claudio Corvatta, nel portare ilo suo saluto, ha ammesso, senza mezzi termini che “è bello e consolante vedere con quanta attenzione – ha detto rivolto agli studenti – avete ascoltato e lavorato su un fatto sconvolgente qual è stato la Shoah” invitandoli a lottare tutta la vita contro ogni forma di violenza.
Conclusione degli interventi, come previsto, da parte di Vito Carlo Mancino, referente del centro cultura ebraica di Roma e dell’Amed (Associazione nazionale ex deportati), il quale si è augurato che il progetto sulla Shoah avviato dagli studenti del “Leonardo da Vinci”, “possa rappresentare un inizio per tramandare la memoria”, sostenendo nelle conclusioni che la Shoah è nata dall’odio alimentato dal pregiudizio e che “il ventre che ha partorito quel mostro – rifacendosi a una celebre frase di Bertolt Brecht – è ancora gravido”. (Vittorio De Seriis).
Nella foto da sinistra Vito Carlo Mancino, Rita Baldoni Claudio Gaetani, Ivo Costamagna, sindaco Corvatta

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