IL GIOCO DELLE TRE CARTE A PALAZZO SFORZA

Allarme ludopatia a Palazzo Sforza, dove da un anno si riuniscono attorno a un tavolo verde (fornito dalla Lega) gli specialisti del gioco delle tre carte. Asso piglia tutto è Vince Civitanova, che con quel nome sbanca. In divisa da croupier la rappresentano il sindaco Fabrizio Ciarapica e la consigliera Monia Rossi, invece il ruolo del due di picche è saldamente in mano all’assessore Pierpaolo Borroni a cui stanno faticosamente spiegando che Campione d’Italia è un comune-casinò e non solo la Juve. Poi ci sono gli spettatori-consiglieri (e amministratori) della maggioranza il cui ruolo è stato guardare e applaudire la Regina di cuori Rossi che imboniva i civitanovesi con annunci e spot contro la dipendenza patologica dal gioco d’azzardo mentre dietro le quinte preparava il colpo di scena: un regolamento più generoso del precedente con gli operatori del settore. Lontano il tempo in cui la destra parlava di contrasto alla ludopatia, anche nel programma elettorale, ma dopo le elezioni e con in lista un paio di candidati con interessi nel settore, Ciarapica & C. sono passati dalla lotta al lotto. Ecco quindi servito un regolamento che beneficia le sale gioco di fasce orarie di apertura più ampie rispetto a quelle oggi in vigore. Le slot che succhiano gli stipendi di chi annega nel vizio potranno rimanere accese anche fino alle tre di notte perché le nuove regole cancellano i limiti attuali, stabiliti dal regolamento comunale varato nel 2004 (mezzanotte in estate e la una di notte in inverno). Al gioco delle tre carte partecipa anche l’Atac che con 6 milioni di euro in cassa invece di fare investimenti pubblici ha deciso di azzardare operazioni finanziarie, tanto i soldi sono dei cittadini. Gira la roulette, mesdames et messiueurs rien ne va plus.
Di Robespierre

Una risposta

  1. Monia ha detto:

    Il regolamento del 2004 non riguarda le sale slot, VLT e bingo, altrimenti perché sarebbero aperte H24. Noi stiamo aggiungendo una regolamentazione che prima non c’era e comunque troppo generica e mai resa operativa!!! Probabilmente perché non sostenibile…altrimenti dal 2004 dovevano essere tutti chiusi.

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