IL DNA PER DARE IL NOME AL CADAVERE DELL’UOMO RIPESCATO IL PRIMO GIUGNO A PORTO POTENZA

Sarà il Dna a stabilire l’identità del cadavere, senza nome dal primo giugno, da quando venne ripescato in mare, annegato, davanti a Porto Potenza. I carabinieri hanno chiesto alla Procura di disporre l’esame per appurare se lo sconosciuto sia un uomo dell’entroterra maceratese di cui da settimane non si hanno più notizie, ma di cui i familiari hanno denunciato solo di recente la scomparsa. Oggi all’obitorio dell’ospedale di Civitanova, dove il cadavere è conservato da un mese, c’è stato un tentativo di riconoscimento ma viste le condizioni del corpo non è stato possibile emettere un verdetto con certezza, anche se sarebbero emersi elementi di compatibilità. Da qui la decisione di affidarsi al Dna.

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