Non si farà un altro scempio al corpo di Melania. Il gip del tribunale di Teramo ha
deciso: la salma della mamma di 29 anni trucidata a coltellate nel boschetto di Ripe di Civitella prima di Pasqua, non sarà riesumata. Lo chiedeva il marito, Salvatore Parolisi, l’unico indagato per il delitto. I suoi difensori ritengono che quel corpo possa “parlare” ancora e scagionare proprio colui su cui l’accusa punta il dito. E’ già battaglia di periti in questa inchiesta: sotto la lente d’ingrandimento c’é l’ora della morte e il metodo utilizzato dal consulente della procura per fissare il momento in cui Melania è stata ammazzata.