IL 18 LUGLIO LA PICCOLA RIBALTA PORTA IN SCENA MOBY DICK AL PORTO

“Chiamatemi Ishmael”, Moby Dick inizia con la rinuncia di uomo al proprio nome e finisce con il suo annullamento nelle parole di Giobbe “sono rimasto solo io per raccontarvela”.
Nei panni di Ishmael, in questo caso, vedremo Luigi Ciucci in uno spettacolo scritto in un atto unico, in tre quadri, dal civitanovese Ubaldo Sagripanti, psichiatra di professione, per la regia di Antonio Sterpi presidente della compagnia Piccola Ribalta. Dopo la prima invernale all’Annibal Caro, lo spettacolo andrà in scena mercoledì 18 luglio, alle ore 21,45, nell’area portuale (ingresso gratuito) con le interpretazioni di Ciucci, Antonio Sterpi (Achab), Alessio Oppianesi (Starbuck), Teresa Belvederesi (Mary Ann).
Oltre al patrocinio del Comune di Civitanova, Moby Dick ha il supporto del Club Vela Portocivitanova, guidato dalla presidente Cristiana Mazzaferro, che questa mattina ha ospitato nel Club la presentazione dell’evento, present il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri, Oscar Monina e tutto lo staff della Piccola Ribalta.
Il Primo cittadino e l’assessore, dopo aver ringraziato Mazzaferro e la Capitaneria per la concessione della banchina di riva, hanno sottolineato il ruolo fondamentale del Club Vela nell’organizzazione degli eventi e la bravura di Luigi Ciucci e Antonio Sterpi che da anni svolgono un ruolo di primo piano nell’ambito culturale cittadino.
“L’area portuale renderà ancor più bello e suggestivo questo meraviglioso racconto – ha spiegato Gabellieri – che non poteva non far il bis al mare, di cui vuole testimoniare l’amore nel suo legame indissolubile con la città”.
La rappresentazione è dedicata a Roberto Cerolini, scomparso lo scorso anno, socio del Club vela e grande amico del mare e di Civitanova.
Un vascello di oltre sette metri farà da sfondo alla scenografia realizzata da Luigi Ciucci che ha rivelato la sua grande commozione nel vestire quel ruolo. Antonio Sterpi ha ringraziato il Club vela e l’Amministrazione comunale per l’opportunità di questa nuova data estiva, rimarcando la scrittura intensa di Sagripanti e il successo nazionale che sta avendo l’opera.
Inizio ore 21,45, ingresso libero.
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Il Marinaio che ci parla si mette al servizio della storia che poteva arrivarci solo attraverso di lui, sa che questo è più importante della sua stessa vita e lo fa senza chiedere nulla, è il 1852.
Noi ora, viviamo in un tempo, dove invece, l’importante è che ognuno sia famoso per quindici minuti, ci predisse Andy Warhol, ma è da qui che la scelta di Ishmael acquista ancora più senso. Oggi, quasi tutti sanno qualcosa di una balena bianca e di Achab, un capitano impazzito che la insegue attraversando oceani. Spazi sconfinati, grandi uomini e creature che possiamo immaginare solo grazie ad uno qualunque che invece di diventare famoso, cerca di scomparire dopo aver dato agli altri qualcosa che neanche lui stesso può comprendere, ma proprio per questo, non lascia che muoia con lui. Dobbiamo molto ad Ishmael.
Ognuno di noi porta almeno una storia e a volte basta nulla per imbarcarci sul Pequod: una passione, un amore, una malattia e si è già a largo con un volto, un odore, una luce che è lì, dentro di noi, e nello stesso tempo a oceani di distanza; navighiamo tra immagini e parole che guizzano tra il sole e l’abisso come creature del mare.
Quest’opera è un ringraziamento a Ishmael, al suo coraggio silenzioso; è un invito a raccontare e ad ascoltare storie; è una dedica a chi ha incontrato gli occhi del mare.

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