I FRACASSONI DELLE DUE RUOTE SEMPRE A TUTTO GAS

Il riferimento del titolo non riguarda ovviamente quanti utilizzano le due ruote, che soprattutto d’estate costituiscono un pratico mezzo di trasporto, regolarmente, ma a coloro che ne fanno un uso esageratamente anomalo in termini di velocità e rumorosità. Sicuramente questi personaggi, che abbiamo apostrofato come “fracassoni”, ma si poteva scrivere di peggio, deliberatamente violano il limite massimo di velocità di 50 km/(art.142/1 del Codice della Strada) che deve essere osservato nei centri abitati, purché non esista un limite diverso, e se la passano sempre liscia, in quanto sarebbe anche da stupidi incorrere in una analoga multa per analoghe violazioni. In conformità a tale norma, il limite di velocità di km 50/h nei centri abitati non viene esposto, anche se in qualche situazione è possibile trovarlo.
Sta di fatto che, rimanendo nel nostro ambito cittadino, sovente anche nel centralissimo corso Umberto I, motociclisti e scuteristi si esibiscono, a volte, in veloci sgroppate di gran lunga superiori al limite suddetto, mettendo in tal modo a rischio l’incolumità delle persone, soprattetto quelle in difficoltà, bambini e anziani, che si trovano ad attraversare il corso.
Identica situazione di rischio nelle altre via cittadine e soprattutto in estate nel percorso stradale che riguarda il tratto di viale Matteotti, dal ponticello del fosso Castellaro all’inizio del lungomare IV Novembre, che fiancheggia il frequentatissimo tratto di spiaggia lato nord della città, dove frequentemente si verificano palesi violazioni di velocità e sarebbe proprio opportuno esporre segnali di riduzione a 30 Km/h, come esistono all’inizio del lungomare IV Novembre, esattamente in prossimità della concessione balneare n. 28, “La Sirenetta, e fino al termine di tale lungomare. Anche in altre situazioni viarie ci sono delle segnalazioni di 30 Km/h, come in via Aldo Moro, che si alternano con quelli a 50 Km/h e sicuramente in qualche altra situazione.
Sotto gli occhi di tutti, la segnaletica nel lungomare Piermanni, come si vede nella foto, con una meritoria frequenza di esposizione di segnali di velocità massima a 30 Km/h.
È bene precisare che tale riduzione di velocità, è in linea con quanto prevede lo stesso art. 142 del Codice della Strada, precisamente nel comma 2, dove viene detto che “gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, diversi da quelli fissati al comma 1 (50 Km/h), in determinate strade e tratti di strada quando l’applicazione renda opportuna la determinazione di limiti diversi”.
Un altro rapido accenno alla rumorosità di molti scuter e motocicli con palese violazione, anche in questo caso, della specifica norma del Codice della strada, laddove è evidenziato che: “i veicoli a motore durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore”. Anche in questo caso, con opportuni interventi alla marmitta, non mancano le esagerazioni e viene il sospetto che sia una sorta di merito per chi conduce una moto o uno scuter che porta con sé un fracasso enorme, fastidiosissimo soprattutto di notte.
La colpa dell’eccesso di velocità e del rumore? In primo luogo degli interessati che vogliono forse, scioccamente, imitare Valentino Rossi, in secondo luogo di chi deve controllare il traffico stradale. Il rimedio? Pattuglie a sorpresa, in luoghi sensibili ai quali abbiamo fatto cenno, ma ce ne sarebbero altri, della Stradale, dei Carabinieri, dei vigili urbani, per sanzionare gli eccessi che sono sotto gli occhi di tutti. Non è un’identica cosa multare in città un guidatore perché non ha la cintura di sicurezza, oppure consentire, seppure indirettamente, il ripetersi di situazioni che gli “ imbecilli della strada” (possiamo dire anche così) impunemente portano avanti.

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