I FAMILIARI DEI DUE GIOVANI MORTI A MILANO, RINGRAZIANO PER LA SOLIDARIETÀ RICEVUTA

Nella combo da sinistra Riccardo Maglianesi, Chiara Magnamassa e Micaela Masella. ANSA/

I familiari di Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa, i due fidanzati marchigiani morti nell’esplosione della palazzina di via Brioschi a Milano, hanno rivolto parole di ringraziamento ”agli amici di Riccardo e Chiara, alle istituzioni, ai tanti cittadini” che sono stati loro vicini in queste ore. I sindaci di Morrovalle e Monte San Giusto sono andati a Milano per portare il conforto delle due comunità ai parenti dei due giovani. Nel giorno dei funerali, che si svolgeranno dopo le autopsie, a Morrovalle e Monte San Giusto sarà lutto cittadino.

E’ stata disposta dal pm Elio Ramondini l’autopsia sui corpi di Riccardo Maglianesi, Chiara Magnamassa e Micaela Masella, le tre vittime dell’esplosione di ieri nella palazzina di via Brioschi, a Milano. Gli esami saranno eseguiti nelle prossime ore. Per la Procura, al momento, l’ipotesi più accreditata resta la fuga di gas dalla cucina dell’appartamento al terzo piano dei due fidanzati, originari della provincia di Macerata. Le indagini, comunque, stanno cercando di ricostruire gli ultimi attimi prima dell’esplosione e di individuare se la fuga di gas sia stata provocata da una dimenticanza (fornello acceso) o da un guasto della cucina economica o addirittura dell’impianto. Si sta anche cercando di capire quale sia stato l’innesco. Per questo il pm, che al momento ha delegato gli accertamenti in particolare ai vigili del fuoco e alla Scientifica, ha intenzione di incaricare un consulente esperto in materia. Per ora il fascicolo rimane aperto per disastro colposo a carico di ignoti e resta esclusa l’ipotesi di un suicidio.

Riccardo si era laureato all’Università Politecnica delle Marche con una tesi in International Business and Economics. Dopo la laurea magistrale aveva seguito un Master in Quantative Finance and Risk Management alla Bocconi, a Milano. Chiara era product manager, buyer, stylist. ”Girovagando fra vari sogni, ho ben presto capito che il mondo della moda era quello giusto per me” c’è scritto nel suo profilo. ”Cresciuta fra mucchi di scarpe da cucire e assemblare (i miei mi portavano spesso nell’azienda di famiglia), non potevo che dedicarmi al mondo della calzatura. Indipendente e determinata, dopo una formazione linguistica, ho preso la matita in mano, ed ho lasciato sfogare la mia creatività con disegni di calzature di vario genere”.

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