“L’Italia non la vedo benissimo ma c’é sempre una speranza…A metà del 2013, forse verso la fine, si spera sempre che qualcosa funzioni”. Francesco Guccini è mediamente ottimista, o non troppo pessimista parlando con i giornalisti poco prima di ricevere a Porto Sant’Elpidio il premio ‘Paolo Volponi’ per l’impegno civile e la coscienza critica. “Quando ho cominciato – scherza – non pensavo di lasciare qualcosa per diventare una coscienza critica, ma solo qualcosa di buono”. Dalla politica, alla crisi economica, all’addio ai dischi, il cantautore emiliano spazia fra vari temi. “Ci dovrebbe essere un cambiamento della classe politica, la famosa ‘casta’ di cui si parla. Certamente per il resto è un momentaccio, non soltanto per la discografia ma per altri cento altri problemi, la discografia è marginale rispetto alla fabbrica che chiude anche se la discografia si porta dietro un bel numero di lavoratori e addetti”.