GIUEPPE CEROLINI CHIARISCE GLI ASPETTI DI UNA NOTA DI STAMPA

L’imprenditore civitanovese, Giuseppe Cerolini, come si sa da tempo, è il presidente della Civitanovese e in questi giorni è stato, come si usa dire, tirato in ballo per una vicenda giudiziaria riportata da un quotidiano locale. Considerato il ruolo che Cerolini riveste in seno alla squadra cittadina e alla rilevanza dell’impegno posto nel dare una necessaria speranza alla società rossoblu, riteniamo di riportare integralmente la nota di stampa emessa dallo stesso, nella quale si riferisce in particolare all’estensore dell’articolo, più che altro per tranquillizzare l’ambiente sportivo.
“ Sono molto fiducioso ed ho il massimo rispetto per la magistratura – dice testualmente Cerolini – che sono sicuro farà chiarezza sulla vicenda. Mi è capitato molte volte di incappare in altrettanti processi sempre chiusi in maniera positiva, il mio casellario giudiziale non riporta condanne, mi creda non è semplice, inoltre vorrei segnalare un errore o dimenticanza in merito al sequestro preventivo per equivalente, fu vinto davanti alla suprema corte di cassazione di Roma, ottenuto l’annullamento del sequestro preventivo per equivalente, ci fu l’appello è fu vinto per la seconda volta mettendo la parola fine (immaginate i problemi per le aziende). Io non denuncerò il giornalista come stanno facendo altre persone in merito a questo articolo, ritengo giusto è doveroso che un giornalista riporti le notizie, secondo me bisogna fare attenzione al confine tra lo sciacallaggio e il lavoro,(sicuramente il giornalista in buona fede) voglio dire che non capisco perché lo stesso giornalista spesso evita di pubblicare i nomi mettendo solo le iniziali anche su reati enormi, altre volte come in questo caso è esattamente il contrario. Sicuramente è legittimato e può farlo però, ricordo visto che non c’è stata nessuna sentenza qualora c’era una sentenza positiva o negativa, in quel caso è giusto pubblicare i nomi, Tutto questo per un semplice motivo, chi è abituato a lavorare 15 ore al giorno come il sottoscritto avendo 300 dipendenti e ha la fortuna di non ricorrere alle banche per il credito non crea problemi il suo articolo, ma per artigiani e imprenditori che sono costretti per il loro sistema di lavoro a ricorrere al credito bancario, ed in questa vicenda ce ne sono parecchi, sicuramente come fu all’epoca e anche oggi verranno revocati ingiustamente dalla banca gli affidamenti con tutto quello che ne consegue cioè, licenziamenti, Tutto questo prima di una giusta sentenza solo per un articolo di giornale. Ripeto e preciso che non dà fastidio alle mie aziende per i motivi sopra illustrati, I processi si fanno in tribunale, immagini che gli imputati se saranno assolti però rovinati da un articolo(secondo me) scritto male, Non voglio dare lezioni di etica o moralità, o come deve fare il suo lavoro… è solo un invito a riflettere di più prima di scrivere, valutando i casi e come dare la notizia nel modo giusto, Anzi le faccio un augurio sincero per il suo lavoro visto che il giovane sicuramente farà molta strada, Le chiedo scusa qualora abbia scritto involontariamente qualcosa di offensivo nei suoi confronti”.

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