GIÙ LE MANI DA VILLA LETIZIA. UNA MOZIONE PER FAR RITIRARE LE DELIBERE

Villa Letizia non può essere usata come merce di scambio per operazioni immobiliari e, per evitare un’altra svendita del patrimonio comunale da parte della giunta Ciarapica, il Partito Democratico (i consiglieri Giulio SiIenzi, Mirella Franco e Yuri Rosati) e la lista civica Civitanova Cambia (Pier Paolo Rossi) hanno depositato una mozione consiliare per chiedere il ritiro delle delibere n. 155 del 23.04.2021 e n. 563 del 10.12.2021. Sono i due provvedimenti con cui la giunta stabilisce di procedere alla realizzazione di una nuova struttura socio sanitaria in sostituzione dell’attuale casa di riposo Villa Letizia, con reperimento di parte di risorse economico-finanziarie dalla vendita della struttura, o di altro patrimonio immobiliare in disuso, e con cui viene approvato l’avviso pubblico esplorativo mirato a ottenere una manifestazione di interesse per la progettazione e la costruzione di una struttura socio sanitaria. Sono i due provvedimenti in cui Villa Letizia è contropartita in una operazione urbanistico-edilizia in cui la struttura appare destinata ad essere trasformata in edificio a vocazione residenziale e commerciale.
La vendita di Villa Letizia non figura nel programma dell’amministrazione Ciarapica e le scelte deliberate dalla giunta non sono state mai discusse nelle commissioni consiliari né in consiglio comunale. Villa Letizia ha un grande valore sociale e affettivo per i civitanovesi, e non può essere una enclave (il sindaco e i suoi assessori) a decidere per la città. E’ stato fatto così per il parco di Villa Eugenia, ceduto a un privato per un piatto di lenticchie, così per il Varco e il Piano Strever e idem per il porto Dubai, benedetto dal sindaco e dagli assessori e calato sulla città senza che nessun altro sapesse nulla. Un modo di amministrare autoreferenziale, che ha dimenticato il confronto con la città. E’ per questo motivo che Pd e Civitanova Cambia fanno appello anche alle forze di maggioranza che sono contrarie a questa operazione, affinché il consiglio comunale voti la revoca delle delibere trovando una convergenza che metta la difesa del patrimonio pubblico davanti a tutto.

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