GIOVEDI’ 19 LUGLIO, IN PIAZZA XX SETTEMBRE, SI RACCONTANO LE FAVOLE

Dopo la serata del mercoledì, dedicata al teatro dialettale, prende vita giovedì, sempre in piazza XX Settembre, il teatro per ragazzi, organizzato in collaborazione con la compagnia “Il Canguro”. Il secondo appuntamento della rassegna “Si raccontano le favole” propone il 19 luglio “Oh Cenerentola (Teatrocolbuchi), spettacolo per ragazzi da 4 ai 10 anni, liberamente ispirato alla fiaba di Perrault, a quella dei Fratelli Grimm e a tutte le altre versioni più antiche e più recenti. Sul palco Maria Paola Benedetti, Giancarlo Cioppi, Natascia Zanni, musiche Gustavo Capitò (regia Lino Terra).
Il 26 luglio il progetto, spalmato su quattro date, ospita “Direttori d’orchestra” (teatro Potlach), mentre il 2 agosto “Ancora un cappuccetto rosso” con la compagnia Nuova Leva (Teatro del Canguro).
Inizio ore 21,30, ingresso libero.
Per informazioni 0733 822 213
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Scheda
La fiaba di CENERENTOLA, tra le più conosciute ed amate da grandi e piccoli, è in qualche modo la fiaba dell’eccesso: nel bene e nel male è tutto, tanto e troppo!
Troppo sfortunata la piccola orfanella…troppo cattiva la matrigna…troppo antipatiche e dispettose le sorellastre…troppo faticosa la sua esistenza tra fornelli, scope e spazzoloni.
Poi, ad un certo punto, grazie ad una (troppo?) prodigiosa fata, tutto cambierà con un grande eccesso di felicità e fortuna.
Il destino, divenuto improvvisamente benevolo, non si limiterà a propiziare un incontro fra Cenerentola ed un “buon ragazzo serio e giudizioso”, ma addirittura la giovane potrà innamorarsi (subito ricambiata) di quello che si potrebbe definire come il “buon partito” per antonomasia: IL PRINCIPE AZZURRO.
Lo spettacolo utilizza questi eccessi per raccontare la storia con ironia e divertimento. Del resto i protagonisti della fiaba sembrano fatti apposta per essere trasferiti sulla scena e diventare subito efficaci personaggi teatrali.
Ma come sempre capita quando si racconta una fiaba ai bambini, in fondo in fondo, aldilà dell’ironia e del divertimento, c’è sempre un po’ di spazio per il sentimento e il sogno.
Dunque “Cenerentola” rimane la speranza che si avvera, il sospirato riscatto dall’avversa sorte ed il tradizionale roseo finale è la più ovvia delle conclusioni…tanto che la consueta (e in qualche misura scontata) frase “…E VISSERO FELICI E CONTENTI!” rimbomberà con grande enfasi su tutto il resto e su tutti gli altri attorno!
“Oh Cenerentola, non chiederti se questo sia vero o sia soltanto un bel sogno…non rischiare il brusco risveglio, tieni stretta quella piccola scarpa di cristallo, la sola cosa in grado di tenerti ancora aggrappata al tuo desiderio di una vita migliore!”

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