GESTO ESTREMO DI UN 22ENNE, SCENDE DALL’AUTO E SI GETTA DA UN PONTE

adSono trascorse soltanto poche ore da quando l’eliambulanza è atterrata a Civitanova per la povera bimba di quattro anni annegata dopo essere sfuggita al controllo del padre, che ancora una volta il velivolo sorvola i cieli civitanovesi per atterrare nella vicina Porto Sant’Elpidio. Roberto Malavolta, ventidue anni. Abita con i genitori in Via San Filippo, a pochi passi dall’Asilo Comunale. La Zona delle case popolari. Figlio unico, diploma di ragioniere, al primo impiego. Non c’è una spiegazione per quanto accaduto oggi, nel tardo pomeriggio a Porto Sant’Elpidio, sul ponte dell’autostrada, in zona Faleriense. I genitori di Roberto erano andati a riprenderlo, appena uscito dal lavoro. La madre, Mirella Pisauro ed il padre, Enzo Malavolta sono in macchina alle 18.30 con il ragazzo, figlio unico accanto al padre alla guida del mezzo. Non si capisce bene cosa sia potuto accadere nell’abitacolo della quattro ruote. Qualcuno dice di aver visto il padre litigare con il figlio ma la madre, nella denuncia sporta ai Carabinieri fa sottoscrivere che i due non stavano affatto litigando. Si sa solo che Roberto deve avere preso di scatto il volante dell’auto e deve avere sterzato di colpo. Quindi è sceso i corsa dall’auto, si è arrampicato sulla rete e si è buttato. Una ventina di metri di volo nel vuoto, sull’autostrada. Un camion deve avere attutito il colpo, ma Roberto Malavolta ora è in gravissime condizioni, ricoverato all’ospedale Torrette di Ancona. Sul luogo dell’incidente la Polizia, i Carabinieri, il Sindaco di Porto Sant’Elpidio Mario Andrenacci, i genitori del ragazzo, sotto choc. Il traffico è rimasto bloccato per ore. Cosa mai sarà potuto accadere all’interno di quella Opel Astra, oggi pomeriggio? Qualcuno, particolarmente vicino alla famiglia parla di problemi del ragazzo, forse una depressione. I soccorsi sono intervenuti immediatamente. Ha parlato a lungo il primo cittadino della riviera elpidiense con il Comandante della Polizia Stradale di Fermo, l’Ispettore Capo Giuseppe Adagio. C’è una spiegazione razionale al gesto estremo di Roberto? Sulla carreggiata, col gesso bianco sono tracciate, nitide, le impronte delle scarpe del giovane che, a quanto pare si è letteralmente buttato nel vuoto, sull’A 14 in direzione sud. Poteva essere strage, ma per miracolo non si sono verificati incidenti e lo stesso Roberto, seppure in gravissime condizioni, è ancora vivo. Un episodio che fa riflettere. Sarà stato l’impatto del primo impiego, la pressione del primo lavoro? Di fatto si è trattato di un gesto niente affatto isolato. Nei giorni scorsi un civitanovese ha cercato di suicidarsi, nella sua abitazione di viale Vittorio Veneto, ma il tempestivo intervento dei soccorsi e delle autorità e riuscito a salvarlo, trasportandolo immediatamente all’ospedale. Il tragico atto dell’uomo, che sembrava soffrire di crisi depressive, è accaduto nel pomeriggio. In questo caso non si trattava di un giovane ma di un ottantenne, socio della bocciofila. Associazione alla quale precedentemente era arrivata una telefonata anonima che riferiva il gesto che l’anziano stava per compiere. Anche in questo caso rimanevano sgomenti i conoscenti dell’uomo, che erano al corrente delle crisi depressive, ma non potevano immaginare il gesto che l’anziano stava per compiere. E brucia ancora il ricordo di Fausto Castellucci, 55 anni. Il 29 gennaio 2010 prima ancora che l’ufficiale giudiziario gli notificasse lo sfratto esecutivo dall’abitazione in cui viveva, al secondo piano della palazzina 15 D di via Verga decise di farla finita, gettandosi dalla finestra. Stessa cosa per un noto imprenditore calzaturiero di 50 anni. L’uomo si è suicidato con un colpo di fucile da caccia, regolarmente detenuto, mirato al tronco. Udito lo sparo, i familiari si precipitarono sul posto ma nonostante l’immediato soccorso, non c’è stato nulla da fare. L’ uomo è stato trovato dalla polizia riverso sopra un divano, in una stanza dell’abitazione. Secondo le prime indiscrezioni, all’origine del gesto c’erano problemi di natura finanziaria. Non sembra tanto legato all’età dunque, un gesto estremo, come quello di togliersi la vita. Piuttosto ciò che accomuna gli ultimi fatti di cronaca sono i problemi legati al lavoro. Non è questo però il momento di tirare le somme. Piuttosto, in merito a quanto accaduto oggi, nel tardo pomeriggio a Porto Sant’Elpidio, la speranza è che Roberto Malavolta torni presto a casa per riabbracciare i suoi genitori.

  

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