GENITORI SOTTRATTI, LA TROPPA BUROCRAZIA IMPEDISCE RAPPORTI DECENTI CON I PROPRI FIGLI

Dopo la denuncia di presunti maltrattamenti e abusi in famiglia da parte della compagna, a un rom falconarese il Tribunale dei minori ha consentito di incontrare i figli solo in maniera protetta, per poi impedirgli di vederli perché ritenuto inidoneo come padre. E’ uno dei casi marchigiani presentati ad Ancona dall’Associazione genitori sottratti. E’ stato l’avv. Tomas Delmonte a riferire la storia del suo cliente, un 29enne, per esemplificare l’impotenza di un genitore a cui vengono tolti i figli. Lentezza delle procedure, mancanza di effettivo contraddittorio con le parti e decisioni prese solo sulla base di relazioni dei servizi sociali o consulenti: queste le principali contestazioni avanzate dal legale. Un altro caso esposto è quello di un turco residente a Matelica, disperato perché da due anni il tribunale, in base a una diagnosi di suoi problemi psicologici, non gli consente di vedere il figlio di 5 anni, avuto dall’ex compagna. “Nonostante altri due medici – ha spiegato il suo legale – abbiano nel frattempo ribaltato la valutazione, il tribunale non ha ancora provveduto”.

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