GDF SCOPRE EVASIONE PER OLTRE 20 MLN EURO. NEL MIRINO SOCIETA’ TLC CON SEDE LEGALE A SAN MARINO

La Guardia di finanza di Ancona ha scoperto un sistema di evasione fiscale, per oltre 20 milioni di euro, attuato da un’azienda del settore delle telecomunicazioni e dei servizi di call center. Una società di capitali ‘esterovestita’, che, pur avendo la sede legale dichiarata nella Repubblica di San Marino, si avvaleva di persone, mezzi, apparecchiature, strutture tutte situate in Italia, dove si svolgeva effettivamente l’attività. Due le persone denunciate.  Anche la gestione economica e finanziaria della società avveniva, di fatto, in Italia. In questo modo, la ‘delocalizzazione’ solo formale nella Repubblica di San Marino consentiva un illecito vantaggio fiscale, dato che in quello  Stato l’imposta gravante sulle società è pari al 17% sull’utile di bilancio, mentre in Italia è notevolmente superiore (aliquota Ires del 33% per il 2006 e 2007, del 27,50% per il 2008, 2009 e 2010).  Le indagini, svolte dal 2006 al 2010, hanno consentito anche di ricostruirne le basi imponibili sottratte a tassazione ai fini delle imposte dirette e indirette per alcune decine di milioni di euro; ciò anche grazie alle preziose informazioni acquisite dall’Autorità di San Marino in base agli accordi internazionali in materia di mutua assistenza amministrativa.  Un dettaglio riguarda l’Iva: i finanzieri hanno appurato che i servizi di pubblicità e telecomunicazione e quelli di call center resi dalla società venivano, arbitrariamente, qualificati come operazioni non imponibili.  Questi i ‘numeri’ dell’operazione: ricavi non dichiarati per circa 21,5 milioni euro; imposta sul valore aggiunto evasa per 3,3 milioni; base imponibile ai fini dell’Irap per 20 milioni.

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