“FROZEN BREAD”. UN’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE PRETENDEVA IL PAGAMENTO ANTICIPATO DAI CLANDESTINI CURDI CHE VOLEVANO RAGGIUNGERE IL NORD EUROPA

Prima paghi, con il sistema del money transfer, poi parti. I familiari dei clandestini curdi iracheni intenzionati a raggiungere il Nord Europa via Italia – secondo quanto emerso nell’inchiesta “Frozen Bread” – dovevano depositare la somma richiesta presso una persona di fiducia dell’organizzazione criminale, in Iraq o in Grecia: da un minimo di 2 mila a un massimo di 6 mila euro, a seconda del tipo di viaggio, per il tragitto Grecia-Italia. Più altri 3 mila euro, compresi vitto e alloggio, per il viaggio dall’Italia al Paese prescelto. Il tariffario è stato scoperto dalla Guardia di finanza di Ancona, ricostruendo la rete di trafficanti e fiancheggiatori che in questi anni ha gestito il transito di centinaia di migranti dai porti dell’Adriatico. La tranche finale della somma richiesta, viene incassata dal contrabbandiere in Iraq quando il migrante telefona ai parenti per dire che è arrivato alla meta sano e salvo. Dai 500 ai mille euro vanno all’uomo che fa da ponte nel Paese di destinazione, mille euro è il compenso fisso degli autisti, comprese le spese legali che dovrà affrontare in caso di sequestro dell’automezzo da parte delle forze di polizia.

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