FRANCO: “DA COSA SI DIMETTONO I RAPPRESENTANTI DEL M5S, SE LE COMMISSIONI DI INDAGINE NON SI SONO ANCORA INSEDIATE?”

mirella-franco“Come membro di entrambe le commissioni di indagine approvate nel penultimo Consiglio Comunale, resto davvero senza parole di fronte alla notizia delle dimissioni dei membri del M5S dalle Commissioni di indagine e mi chiedo come possano i colleghi consiglieri del M5S rassegnare le loro dimissioni da qualcosa che non si è ancora tecnicamente insediato (almeno a quanto mi risulta, non essendone io come membro stata informata, e la cosa sarebbe strana, per non dire grave!). Ricordo ai colleghi Emiliozzi e Pucci che le Commissioni di indagine di cui all’art. 19 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale vengono “deliberate” in Consiglio Comunale, ma successivamente (come le altre Commissioni Consiliari) –cito-: “La Commissione insediata dal Presidente del Consiglio elegge il Presidente a maggioranza dei suoi membri (art. 19 punto 2 del Regolamento). Orbene, è scontato che la Presidenza andrebbe a loro, in quanto unici membri della minoranza, ma essi dovrebbero quantomeno attendere che la nomina sia formalmente ratificata, prima di richiedere atti in qualità di presidenti di Commissioni! A questo punto e solo a questo punto, la Commissione certamente avrebbe (come da regolamento) tutti i poteri necessari e il Segretario comunale avrebbe l’obbligo di mettere a disposizione del Presidente (per conto della commissione) tutti gli atti, anche di natura riservata, riguardanti l’oggetto dell’indagine.
Mi stupisco che Emiliozzi e Pucci, sempre attenti all’osservanza del Regolamento ed ad eccepire anche i cavilli regolamentari, in questo caso si siano fatti sfuggire (certamente in assoluta buona fede) che occorre ancora espletare la necessità formale dell’insediamento delle Commissioni e della nomina ufficiale dei due Presidenti, insediamento che spetta al Presidente del Consiglio e che personalmente auspico avvenga con urgenza subito dopo le festività pasquali, considerando la serietà dei temi in oggetto e il tempo relativamente breve (4 mesi) per espletare il mandato delle Commissioni e riferire in Consiglio. Pertanto, sulla base di queste considerazioni, il Segretario generale ha dato una risposta ineccepibile dal punto di vista regolamentare. Ricordo ai colleghi del M5S che le convocazioni, audizioni e la risultanza delle indagini delle Commissioni hanno natura riservata fino alla presentazione al Consiglio comunale della relazione e che i componenti della Commissione sono vincolati al segreto d’ufficio (art. 19 del regolamento, comma 4); pertanto ritengo scorretto presentare richieste a nome della commissione su carta intestata M5S.
Invito i colleghi consiglieri Emiliozzi e Pucci a rivedere la loro presa di posizione e a partecipare attivamente in qualità di Presidenti delle Commissioni (perché tali essi saranno), con un atteggiamento positivo di rispetto (se non proprio di fiducia) negli altri membri della Commissione, nell’obiettivo comune di ricerca della verità.”

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Da “IL RESTO DEL CARLINO” del 30 marzo 2013

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