La querelle tra il gruppo dello stilista belga Dirk Bikkembergs e il fisco italiano è giunta al capolinea. Il Tribunale di Urbino ha infatti condannato l’amministratrice delegata della società Iff Sarl (con sede in Lussemburgo) Deirdre Domegan, 49 anni, per evasione fiscale. La vicenda risale al 2007, quando le fiamme gialle di Pesaro contestarono alla società un’evasione fiscale superiore a 100 milioni di euro. Il meccanismo evasivo si concretizzava nello “spostamento” dei ricavi prodotti in Italia in un Paese – il Lussemburgo – a fiscalità privilegiata o molto più favorevole. In particolare, la società italiana vendeva capi di abbigliamento alla società del gruppo residente in Lussemburgo, applicando l’esenzione
d’imposta così come previsto dalla normativa comunitaria. In questo modo, alla società italiana spettava un credito d’imposta generato dall’acquisto dei prodotti finiti dai terzisti.I ricavi della società lussemburghese erano, oltre che sottoposti a una tassazione sensibilmente inferiore a quella italiana, diminuiti del costo relativo alle royalties corrisposte per l’utilizzo del marchio. Di fatto, le indagini hanno dimostrato l’effettiva riconducibilità economica e commerciale della società lussemburghese in territorio italiano, in base al principio della stabile organizzazione, contestandole ricavi non dichiarati per circa 100 milioni. Peraltro, la Commissione tributaria di Pesaro aveva già respinto tutti i ricorsi del gruppo, con 14 sentenze favorevoli alle conclusioni dell’Agenzia delle Entrate. Il tribunale di Urbino ha riconosciuto che si è trattato di un sistema studiato e congegnato proprio per evitare l’imposizione tributaria sui beni prodotti e commercializzati in Italia, e ha condannato l’amministratrice delegata della Iff Sarl a un anno di reclusione e al pagamento di tutte le imposte accertate.