“Appare di tutta evidenza e gravità che per velocizzare i servizi a lunga percorrenza Trenitalia penalizzi l’utenza di Abruzzo e Marche, regioni dove si registra il maggior numero di fermate dei treni soppresse”. E’ quanto affermano in un’interrogazione rivolta al ministro dei Trasporti i parlamentari dell’Udc Amedeo Ciccanti e del Pd Luciano Agostini. L’interrogazione chiede “il ripristino delle fermate soppresse lungo la fascia adriatica, almeno a distanza di 100 km l’una dall’altra, anche alternativamente ad ogni coppia di treni veloci a lunga percorrenza”. Trenitalia, ricordano i parlamentari, “é sovvenzionata
dallo Stato per il servizio universale di trasporto pubblico, e ha una serie di obblighi connessi al contratto di servizio”. Ma “prestazioni e comfort dei vagoni viaggiatori non corrispondono al prezzo del biglietto pagato dagli utenti”.