La prima volta fu nel secolo scorso, correva l’anno 1979, c’era ancora il muro di Berlino: il sogno di una Europa unita vagheggiato già nell’ottocento in Italia da Cattaneo e da Mazzini si stava realizzando. Erano 9 gli stati membri, furono eletti 410 deputati. Primo Presidente dell’Europarlamento fu una donna, la francese Simone Weil.
Da allora ogni 5 anni gli stati aderenti sono cresciuti fino ad arrivare, oggi 2014, a 28 incluso l’ultimo arrivato la Croazia. Si eleggeranno 751 deputati compreso il Presidente, di cui 73 in rappresentanza dell’Italia dove il voto è previsto per il prossimo 25 maggio.
Le Marche e quindi Civitanova sono inserite nella circoscrizione Centro, scheda rossa per noi che potremo eleggere 16 parlamentari dando fino a un massimo di tre preferenze di cui almeno una di genere diverso dalle altre.
10 i candidati marchigiani di schieramenti diversi ma equamente divisi tra uomini e donne.
Ben 3 sono civitanovesi: Fabio Bottiglieri per il Movimento 5 Stelle, Roberto Mancini per la Lista Tsipras e Ottavio Pavanelli per Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
Tornando indietro alle ultime tornate elettorali europee del 2004 e del 2009, concentrandoci proprio su Civitanova, si nota già un calo di votanti di una certa consistenza, passati dal 72.96% al 67.55% e va ricordato che in entrambe le occasioni le elezioni europee coincisero con quelle provinciali che ebbero di sicuro un effetto trainante. Effetto che non potrà essere ripetuto a Civitanova dove non sono previste amministrative e se si recupera il dato percentuale di partecipazione delle ultime comunali 2012 (63.51% al primo turno e 55.00% al secondo) c’è da prospettare una ulteriore astensione.
Le liste sono 11, erano 13 cinque anni fa e ben 21 nel 2004, l’attuale sbarramento al 4% sortisce i suoi effetti. Appare, scompare e riappare Forza Italia, l’Ulivo si fa Partito Democratico e si affaccia all’Europa per la prima volta il Movimento 5 Stelle, come per la prima volta Berlusconi non è capolista, anzi non è proprio candidato per le note vicende giudiziarie.
A Civitanova nel 2009 risultò essere il più votato con 1970 preferenze, seguito da Palmiro Ucchielli che nel Pd quasi doppiò il poi eletto David Sassoli che troviamo anche oggi tra i candidati.
Nel 2004 invece la più votata fu Lilli Gruber con 2491 preferenze, seguita da Berlusconi e Fini. 19 voti andarono a Vittorio Sgarbi che si presentò con il Partito Repubblicano.
I tre partiti più votati nel 2004 furono Ulivo, Forza Italia, An, mentre nel 2009 primo partito risultò Pdl, seguito da Pd e Idv.
Nelle più recenti elezioni politiche del 2013, sempre a Civitanova, la palma d’oro è andata al M5S, l’argento al Pd, il bronzo al Pdl, staccando nettamente tutte le altre liste.
Ora i sondaggi danno il Pd al 33-35%, M5S al 25%, Forza Italia al 19%.
Staremo a vedere quanto e come i candidati nostrani ci faranno scostare dalla tendenza nazionale.