ESPLOSIONE A MILANO, C’È UN INDAGATO

L'edificio parzialmente crollato in via Brioschi, zona Navigli, a Milano, 12 giugno 2016. ANSA / OLGA PISCITELLI

E’ stato indagato per strage Giuseppe Pellicanò, l’uomo rimasto ferito nell’esplosione che ha distrutto parte di un palazzo in via Brioschi a Milano causando la morte di tre persone e diversi feriti. Per la esplosione rimasero uccisi una coppia di giovani marchigiani Riccardo Maglianesi, 27 anni, di Morrovalle, e la sua fidanzata Chiara Magnamassa, di Monte San Giusto e la moglie di Pellicanò mentre le loro figlie di 11 e 7 anni rimasero gravemente ustionate. L’ ipotesi è che la fuga di gas sia stata provocata volontariamente da Pellicanò che ha ricevuto un avviso di garanzia per accertamenti irripetibili.

A Morrovalle e Monte San Giusto, le due cittadine di cui erano originari i fidanzati morti nell’esplosione di Milano, Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, non ha destato troppa sorpresa la notizia che Giuseppe Pellicanò, il marito della donna rimasta uccisa tragicamente nella stessa circostanza, sia stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di strage. ”L’ipotesi di una manomissione dell’impianto del gas – dice una parente di Chiara -, era già stata avanzata. Se ne era poi avuta conferma quando si è appreso che il contatore del gas di quell’appartamento aveva segnalato un improvviso picco di consumi”. L’avv. Danilo Bompadre è il legale al quale si sono affidati i familiari dei due fidanzati. Entro lunedì dovrà indicare il nome di un perito di parte. ”Bisognerà accertare la conformità dell’impianto del gas, l’usura, una eventuale manomissione, la natura delle impronte repertate ecc. Dobbiamo capire se siamo di fronte ad un’ipotesi dolosa o colposa”.

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