L’esplosione di una bombola di gas da cucina costata la vita al 43enne Antonio Mercuri, di Corridonia, sposato e padre di un figlio, sarebbe stata provocata da un errore fatale. Nel bocchettone della bombola saltata in aria è stato trovato inserito l’erogatore del metano (che ha una pressione di 220 atmosfere) e non quello del Gpl, la cui pressione è di soli 20 bar. Sotto choc l’operatore della stazione di rifornimento.
L’uomo si era recato sul posto a bordo della sua Opel, per riempire due bombole da cucina. Nel bocchettone di quella saltata in aria sarebbe stato però trovato inserito un riduttore per le bombole di gas metano, che ha una potenza molto maggiore. La deflagrazione ha ucciso sul colpo il quarantatreenne.
Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri, che conducono le indagini, coordinate dalla procura di Macerata.