Si sono aperti regolarmentre alle 7 i 1.583 seggi elettorali delle Marche, dove fino alle 23 di oggi si vota per scegliere il nuovo governatore e 30 consiglieri regionali. Sono un milione e 297.459 gli elettori chiamati alle urne. Alle 12 aveva votato il 13,4% degli aventi diritto (in aumento sul 2010, quando però si votata in due giorni). La sfida principale è fra il candidato del centrosinistra Luca Ceriscioli (Pd), e il governatore uscente Gian Mario Spacca, candidato di Marche2020-Ap, Fi e Dc. In corsa anche Gianni Maggi per il Movimento 5 Stelle, Francesco Acquaroli di Fid-Ln, e il candidato di Altre Marche-Sinistra Unita Edoardo Mentrasti. Il corpo elettorale (627.386 uomini e 670.073 donne) è aumentato dello 0,7% rispetto alle regionali del 2010, e i fari sono puntati sull’affluenza alle urne che, sempre nel 2010, fu del 62,77%. Sempre oggi si vota anche per il rinnovo di 16 sindaci e consigli comunali, fra cui i capoluoghi di Macerata e Fermo. Lo spoglio per le regionali comincerà subito dopo la chiusura dei seggi, domani invece quello per le comunali.
L’attesa è tutta per il ‘duello’ fra l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli (Pd, Uniti per le Marche, Udc-Popolari Marche) e Gian Mario Spacca, che ha rotto con il Pd e si ripresenta con una coalizione centrista. A tirare la volata a Ceriscioli in chiusura di campagna elettorale è arrivato Matteo Renzi, mentre Spacca ha tenuto una contro-convention con i suoi sostenitori. C’è molta curiosità anche per il risultato di Gianni Maggi, aspirante presidente del Movimento 5 Stelle, movimento che nelle Marche è dato in crescita. Per tutti i candidati la priorità delle priorità è il lavoro, anche se le ricette per l’economia sono molto diverse. Nel 2010, con una diversa legge elettorale, Spacca vinse con il 53,1% dei consensi, prevalendo sul candidato del centrodestra Erminio Marinelli (39,7%). Difficile che il vincitore del 2015, chiunque sia, possa ripetere questo exploit.
I seggi sono distribuiti in relazione alla popolazione delle 5 circoscrizioni provinciali. Ancona potrà contare su 9 rappresentanti, Pesaro Urbino su 7, Macerata su 6, Ascoli Piceno su 4 e Fermo su altri 4. La legge elettorale regionale, varata pochi mesi fa, prevede una meccanismo a scaglioni per il premio di maggioranza. Alla coalizione vincente vanno 18 seggi se ha riportato una cifra elettorale pari o superiore al 40% della somma delle cifre elettorali regionali riportate dalle coalizioni, 17 seggi con il 37%; 16 seggi con il 34% e inferiore al 37%. Se nessuna coalizione ha superato il 34% si applica una ripartizione dei seggi su base proporzionale e la maggioranza dovrà essere costruita in aula. Non sono previsti il voto disgiunto e neppure la doppia preferenza di genere, che ha suscitato un ampio dibattito e molte polemiche. Con la nuova legge elettorale viene introdotto anche il divieto del terzo mandato immediato per il presidente della Giunta, che però non viene applicato a questa tornata elettorale.