ELEZIONI: MOBILI A CORVATTA, “DIMETTITI”. RISPONDE LA FRANCO, “E NO MOBILI DIMETTITI TU”

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All’indomani delle elezioni politiche che hanno visto il movimento Cinque Stelle raggiungere ottimi risultati a Civitanova come in tutta Italia, si registra un susseguirsi di reazioni e commenti. Il consigliere comunale Massimo Mobili in una sua dichiarazione alla stampa chiede le dimissioni del sindaco Corvatta. Immediata la reazione del Pd che per voce della sua capogruppo risponde:
“Ridicola la lettura che Mobili fa del dato elettorale a Civitanova. In un delirio di egocentrismo l’ex sindaco afferma che alle Comunali, con lui candidato, il M5S s’era fermato al 10,79% e che e’ responsabilità di Corvatta la crescita grillina alle Politiche. A seguire tale logica gli si potrebbe
obiettare che in pochi mesi il suo centro destra e’ crollato dal 42.58% delle Comunali al 24.36% di oggi con il Pdl ridotto al 20.63%, terzo partito in città. E volendo stare a questo ragionamento che in città il declino del centro destra e’ in atto da anni e porta la firma di Mobili visto che dopo cinque anni di suo governo (raffronto Comunali 2007-2012) dal 60.93% e’ sceso al 42.58%.
Perche’ in dieci anni di gestione dell’urbanistica non ha realizzato una sola casa popolare, ma ne ha annunciate mille, ha promesso una nuova fiera e prodotto solo un’inchiesta della magistratura, ha millantato un palasport e ha inaugurato una palestra a Civitanova Alta dentro cui filtra acqua piovana, ha avallato piani Ceccotti bocciati da Tar e Consiglio di Stato e costati decine di migliaia di euro di parcelle legali, durante il Suo mandato parenti stretti di esponenti della maggioranza di centro destra hanno trovato una sistemazione,  ha aumentato Tarsu, tariffe idriche e buoni mensa nei primi anni del suo mandato, ha prodotto centinaia di migliaia di euro di incarichi ad avvocati, dell’ospedale e della sanità cittadina si e’ interessato per denigrarli e annunciare, incappando in
sonore smentite, inesistenti ridimensionamenti dei reparti di oncologia e del pronto soccorso, ha favorito lo sviluppo della grande distribuzione lasciando in agonia il commercio del centro e sotto il suo naso, per la prima volta nella storia di Civitanova, hanno abbassato le saracinesche i negozi in corso Umberto. Caro Mobili, l’antipolitica, al contrario di quanto affermi, non e’ il Movimento 5 Stelle, ma sei tu. I civitanovesi lo hanno capito. Ti hanno bocciato come sindaco e ora respingono la tua opposizione astiosa. Falla tu una cosa di buon senso; dimettiti”.

corriere

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