ELEZIONI: A MACERATA VINCE CARANCINI, A FERMO CALCINARO

Il sindaco uscente di Macerata Romano Carancini, 54 anni, Pd, a capo di una colazione composta, oltre che dal suo partito, da Udc, Idv e civiche, fa il bis. Ha ottenuto il 59,11% dei consensi (39,9% al primo turno), battendo Deborah Pantana (Fi e civiche), 45 anni, mediatrice familiare, che però ha recuperato dal 18% del primo turno arrivando al 40,89%. A Fermo, invece, stravince con il 69,92% Paolo Calcinaro, presentato da due civiche. Non ce la fa Pasquale Zacheo, 46 anni, ex capitano dei carabinieri della locale Compagnia, sostenuto da Pd e civiche, che si ferma al 30,08%. Festeggiamenti nella sede di via Gramsci, dov’era la base operativa dello staff di Carancini, mentre Pantana commenta il “grave dato dell’astensionismo che deve farci riflettere: il nuovo sindaco non è legittimato dalla città. Questa sfiducia deve preoccupare chi governa. Per quanto mi riguarda, ho fatto una battaglia leale e sono fiera del risultato”. A Fermo, dove si partiva praticamente da un testa a testa (Zacheo 24,87%, Calcinaro 22,91%), esulta l’ex vice sindaco e assessore nella giunta di Nella Brambatti (Pd), defenestrato prima che il sindaco venisse sfiduciato dalla sua stessa maggioranza. “Il risultato – commenta Calcinaro – dimostra una reazione della città molto positiva che non mi aspettavo, perché sono un prudente per natura”.

Alto l’astensionismo nelle Marche nei comuni andati al ballottaggio: a Fermo ha votato il 48,19%, rispetto al 63,69% del primo turno; a Macerata il 39,26%, mentre al primo turno l’affluenza era stata del 59,01%.

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