ELENA: DONATI GLI ORGANI. LA MAMMA “MIO MARITO E’ UN PADRE ESEMPLARE”

mamma-elenaLa triste notizia si era appresa in tutta la sua crudeltà già intorno alle 17 di ieri. Poi alle 23 l’ultimo filo di speranza è stato tagliato: Elena, la bimba di 22 mesi dimenticata dal papà nell’auto per cinque ore, non ce l’ha fatta. Ora i suoi organi rivivranno in qualcun’altro. Un ultimo atto d’amore di due genitori sconvolti, distrutti. Quando muore un figlio è una ferita al cuore che né il tempo né altro riusciranno mai a rimarginare. Quando poi ci si sente responsabili il dolore non conosce confini. La mamma di Elena, una donna forte e coraggiosa, in attesa di un latro bimbo che nascerà tra due mesi, vuole in questo momento far sapere a tutti che lei è al fianco di suo marito. Al quinto piano del presidio pediatrico “Salesi” di Ancona la mamma di Elena, ai microfoni e ai cronisti dice: “Non è colpevole di niente, è un padre esemplare. Quello che è successo a lui poteva capitare a chiunque. Doveva pensare a tutto, tutto doveva essere perfetto e io non mi dovevo preoccupare”. Lucio Petrizzi, docente del Dipartimento di scienze cliniche di Medicina veterinaria di Teramo, la mattina di mercoledì aveva tranquillizzato la moglie Chiara dicendole che Elena era all’asilo e che l’avrebbe ripresa prima perchè quel giorno sarebbe passato il Giro d’Italia e le strade sarebbero state chiuse. In realtà la piccola Elena era rimasta legata sul suo seggiolino, sul sedile posteriore, nell’abitacolo rovente, sotto i 26 gradi di quel giorno e la tappa si era svolta il giorno prima. Insomma, Lucio Petrizzi era rimasto con la memoria al giorno precedente. L’uomo piomba nella disperazione e finisce sul registro degli indagati per abbandono di minore e lesioni colpose. Il suo è stato un blackout. Forte il suo stato confusionale quando dopo il fatto viene ascoltato dai poliziotti.

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