Settimana politica con qualche fuoco d’artificio in ambedue i fronti quella appena trascorsa a Civitanova. Nel centrodestra dopo l’ufficializzazione della sua candidatura da parte di Mobili, abbiamo assistito a qualcosa di davvero inusuale. Da una parte, il capogruppo in Comune del Pdl che in una conferenza stampa alla quale erano presenti alcuni consiglieri anche della Civica con l’assessore Nicoletti, dà vigore alla candidatura Mobili e dall’altra, il coordinatore del Pdl (secondo notizie giornalistiche alla conferenza stampa era stato invitato soltanto qualche ora prima con un sms) che dice a Corallini “non avevi il diritto a fare la conferenza stampa. Mobili è uno dei tanti candidati. Decide il partito chi candidare.” Affermazioni lette come una volontà di delegittimare Mobili e di conseguenza quanto da lui fatto. Tra l’altro lo stesso Troiani era stato dato come “autocandidato” dalla stampa salvo poi un suo intervento dove precisava di “essere a disposizione del partito.” A rendere le acque ancora più agitate Fernanda Recchi (in regione è consulente di Marinelli) la quale bolla Mobili come “un non tecnico” e come uno che fa politica da quando stava nella Dc. Poi definisce quanto da lui fatto (autocandidatura ndr) “allucinante”. Insomma gli uni verso gli altri armati in una “battaglia” che vede coinvolti i vertici del Partito. Sullo sfondo poi Marinelli che insiste con Rosaria Ercoli (che però ha detto di non essere interessata) e parla di candidati e coalizioni alternative avvolte nella nebbia in un gioco dove i singoli pretenderebbero di decidere per un’intera città. Una strategia già usata cinque anni fa e servita ad alzare il prezzo che riproposta oggi suscita qualche legittimo dubbio.
Sul fronte del centrosinistra la novità è l’ufficializzazione delle Primarie con Silenzi che in un’intervista al “Resto del Carlino” indica la data tra fine febbraio e inizi marzo. Ufficializzazione che segue quanto nelle settimane precedenti era stato detto dal capogruppo Francesco Micucci, dall’assessore Sara Giannini e dallo stesso Silenzi. La data ora mette fine alle illazioni e alle polemiche sulla presunta volontà del Pd di non fare le Primarie. Non tutto però è sereno nel centrosinistra. L’Ancora ha rotto definitivamente con Favia (Idv) che fino a pochi giorni fa parlava a nome dell’Ancora stessa e della Nuova Città. Un boccone amaro per Favia, ora più isolato. Ma non è stato l’unico. Favia ha dovuto incassare anche l’ironia del Pd e di Francesco Micucci dopo la pubblicazione dei risultati di un sondaggio condotto dall’Ipr-Sole 24Ore dove il sindaco di Ancona Gramillano (da Favia dato come non gradito al 64% degli anconetani) è risultato essere il sindaco “migliore” tra quelli dei capoluoghi delle Marche. I 20 punti di differenza tra il sondaggio del Sole 24Ore e quello commissionato da Favia, hanno aperto a riflessioni su come possano cambiare i risultati quando i sondaggi vengono fatti con uno scopo preciso.
Altra chicca della settima politica è quanto sta avvenendo in casa Udc dove nel corso di una riunione (secondo quanto riportato dalla stampa) sembra prevalere la volontà di un’alleanza con il centrosinistra in sintonia con quanto accaduto in Regione prima e in Provincia poi. Per avere un quadro più preciso, sarà però necessario attendere la prossima settimana dopo l’incontro promosso dal Pd con gli altri partiti del centrosinistra su tempi e modi delle Primarie. Insomma il tempo dei tatticismi sembra essere finito. E’ il tempo di fare le scelte. Scelte che il centrosinistra affida a migliaia di civitanovesi e il centrodestra a “pochi eletti”.