DUE CADAVERI CARBONIZZATI: ARRESTATO ANCHE TRENTENNE ANCONA

Secondo arresto in una settimana, da parte dei carabinieri di Macerata, nell’ambito delle indagini sul duplice omicidio di due spacciatori marocchini uccisi e poi dati alle fiamme in una Y10 il 25 maggio scorso a San Faustino di Cingoli. Ieri notte i militari hanno arrestato con l’accusa di favoreggiamento P.M., 30 anni, di Ancona, presunto spacciatore nelle zone di Jesi, Ancona e Filottrano.  A confermare la presenza del trentenne a San Faustino di Cingoli nelle ore in cui fu commesso il duplice delitto, sarebbe l’incrocio di testimonianze, la lettura del tessuto criminoso locale e l’esame delle celle telefoniche agganciate. P.M. sarebbe amico di Alex Lombardi, 36 anni, il body guard proprietario della pistola usata per gli omicidi, arrestato anche lui nell’inchiesta per favoreggiamento e false dichiarazioni. Sentito pochi giorni dopo il delitto, P.M. aveva negato qualsiasi conoscenza dei fatti. Anche Lombardi si trovava nella zona di San Faustino di Cingoli la sera del duplice delitto, secondo l’esame di 100 mila utenze agganciate alle celle/gps svolto dai carabinieri del Roni (Reparto operativo nucleo investigativo del comando provinciale di Macerata) e il Nor (Nucleo operativo radiomobile).  Dunque si stringe il cerchio attorno agli autori materiali degli omicidi con i carabinieri che stanno proseguendo incessantemente gli accertamenti ad ampio raggio in tutte le Marche per individuare eventuali complici. Secondo gli investigatori, gli spacciatori uccisi – Abbouli Hassan e Inani Youness – quella sera furono rapinati di circa 100 kg. di stupefacente, del valore di circa 500 mila euro, che stavano tendando di spacciare all’ingrosso. Prima di essere dati alle fiamme all’interno dell’auto, con modalità più simili ad esecuzioni mafiose che connesse a criminalità locale, sarebbero stati colpiti con una Walther p 99 9X21 di proprietà di Lombardi che, dopo il delitto, aveva venduto l’arma ritrovata e sequestrata dai carabinieri in un negozio di armi.

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