“DOPING NELLE PALESTRE PURTROPPO UNA REALTA'”. INTERVISTA A FABRIZIO PERTICARINI

a26Il problema del doping purtroppo è sempre esistito, da quando è nato lo sport, dice Fabrizio Perticarini, titolare della palestra Igea, in via Aspromonte a Civitanova.

Il commercio illecito di sostanze dopanti esiste da sempre?
Il problema è che negli ultimi anni il doping sta aumentando, soprattutto nel giro delle palestre. Molti anni fa il doping era un po’ alla mercè dell’atleta, soprattutto dell’atleta dell’est europa. Il doping nasce prorpio nell’est europa. Adesso il doping purtroppo fa parte un po’ del nostro costume

Vuol dire che gli sportivi ne fanno uso?
Quello che è assurdo è che oggi doping significa fare uso di sostanze, soprattutto in palestra, per apparire al mare.

Si può spiegare meglio?
Vede, la cosa più assurda è che gli anabolizzanti vengono dati ai ragazzini all’insaputa dei propri genitori, senza sapere quali sono gli effetti indesiderati, cioè gli effetti collaterali

Cosa consiglia di fare?
Una regola c’è, basta affidarsi a dei centri che hanno del personale altamente qualificato. Per altamente qualificato intendo persone laureate in scienze motorie, che per insegnare non si sono affidate a corsi del fine settimana, se non addirittura di qualche giorno; persone che magari al mattino fanno i turni in fabbrica e poi il pomeriggio vanno in palestra ad insegnare, per arrotondare lo stipendio.

Questa deve essere una regola dunque, per evitare di incappare in persone poco serie?
Questa deve essere la prima regola. Mi rivolgo agli sportivi: entrate in un club e chiedete la formazione di chi dovrà seguirvi poi, durante gli allenamenti. Questo è il primo presupposto, andare in centro dove l’uso del doping non è consentito.

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