DOMANI CINEMA AL LIDO CON “LE CONSEGUENZE DELL’AMORE”

image70Nuovo appuntamento con la rassegna cinematografica “omaggio a Paolo Sorrentino”. Domani (27 agosto) alle 21.30 al Lido Cluana è in programma il film “Le conseguenze dell’amore”, pellicola scritta e diretta da Paolo Sorrentino, plurivincitrice ai David di Donatello 2005, ai Nastri d’argento 2005 e ai Globi d’oro.
La visione è anticipata da un corto realizzato da Alessandro Moglie, video maker civitanovese. Il titolo – “Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati” – prende spunto dalle parole di Jack Kerouac, estrapolate dal suo più famoso romanzo “Sulla strada”, libro che ha inspirato la beat generation. Il titolo del video è stato preso dal dialogo tra i due protagonisti della storia: “Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare».
Il video è stato girato interamente a Civitanova Marche tra il corso, il mercato, il porto e la città alta. La protagonista è Tania Tirabassi, la voce narrante è di Federica Alessandri, il sound è di Tommaso Malaisi. L’ingresso è gratuito (in caso di pioggia seguiranno comunicazioni).
Intanto cresce l’attesa per l’appuntamento di venerdì 30 agosto, sempre al Lido Cluana alle 21.30, con il romanziere Erri De Luca e il musicista Gianmaria Testa con “Che storia è questa”, un grande evento tra canzoni, poesie e racconti taglienti.
“Raccontiamo il 1900, secolo tragico e visionario – scrive in una nota Erri De Luca – , che ha offerto ai suoi contemporanei il cinema e lo sterminio, l’antibiotico e il più vasto sistema carcerario della storia umana. Raccontiamo i viaggi di fortuna nel guscio di battelli sgangherati e il cammino dei piedi nei centimetri dei cortili all’ora d’aria. Ricordiamo la fedeltà di chi non lascia la sua città assediata né la donna amata in gioventù. Cantiamo da soli e insieme, perché le parole navigano meglio sulla lunghezza d’onda delle note di uno spartito a mente. Ballare no, ce ne stiamo seduti, come si conviene agli invitati. Perché salire su un palco è stare da ospiti di persone venute all’ascolto di qualche storia”.

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