DIRETTIVA BOLKESTEIN. A RISCHIO TANTI POSTI DI LAVORO

“Troppe le pressioni delle multinazionali, che vorrebbero mangiarsi i nostri stabilimenti balneari, per farne solo oggetto di speculazione e di perdita di posti di lavoro e non più espressione di tipicità” è scoraggiato Claudio Pini, presidente dell’associazione balneare aziende turistiche di Civitanova. Lo appoggia il coordinatore regionale dell’Italia dei valori, David Favia. “Sarebbe opportuno – dice l’onorevole – che il comune approvasse una moratoria dell’attuazione del piano spiaggia, in attesa di sapere che fine farà la Bolkestein”. Condivide il coordinatore regionale le preoccupazioni di Claudio Pini, in merito all’adeguamento degli stabilimenti balneari al piano spiaggia. “Nell’ambito della legge comunitaria è stata approvata una norma che consente l’avvio della chiusura della procedura di infrazione, attivata dall’UE contro l’Italia, perché il governo Berlusconi dal 2001 al 2006 non tirò fuori i balneari dalla Bolkestein, come fece per notai, i benzinai, i tassisti” – continua. Mentre sarà in corso la chiusura della procedura d’infrazione “andrà negoziata l’estromissione del settore dei balneari dall’applicazione della Bolkestein” – dice Paola Giorgi, vice presidente dell’assemblea legislativa delle marche. L’Italia dei valori sarà attenta e vigile sulla questione, nella speranza di salvare posti di lavoro e tante piccole attività. “Se il comune di Civitanova non vuole essere complice, sospenda l’attuazione del piano spiaggia, fino alla completa attuazione della legge comunitaria in relazione alla Bolkestein” fa sapere il neo assessore provinciale alle attività produttive, Giovanni Torresi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *