DIGITALE, DAL 5 DICEMBRE L’EMITTENZA LOCALE POTREBBE SCOMPARIRE. I PARLAMENTARI MARCHIGIANI INTERROGANO IL MINISTRO ROMANI

Nessuna frequenza dedicata, interferenze continue con il segnale delle emittenti tv dell’ex Jugoslavia. Il passaggio dall’analogico al digitale rischia di decretare la fine dell’emittenza locale delle Marche, e un gruppo di senatori ha rivolto un’interrogazione bipartisan al ministro Paolo Romani per sollecitare un intervento urgente. Anche attraverso accordi bilaterali con le autorità di Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e dell’Albania, per tutelare le frequenze da assegnare alle tv delle Marche nelle prossime fasi dello switch off. I sen. Marina Magistrelli, Luigi Vimercati, Silvana Amati (Pd), Francesco Casoli, Salvatore Piscitelli, Filippo Saltamartini (Pdl) e Luciana Amati (Udc) ricordano che “le frequenze proposte in via informale dall’Agcom per dirimere la vicenda sono già occupate dall’Emilia Romagna, e già oggi gli impianti di quella regione interferiscono con il segnale di emittenti marchigiane, soprattutto in provincia di Pesaro Urbino”. Se il Governo non interverrà, concludono i parlamentari, “il rischio è che venga colpito profondamente il patrimonio occupazionale e tecnologico dell’emittenza locale marchigiana”, e che si riduca “il pluralismo dell’informazione”.

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