Un altro imprenditore ha tentato di uccidersi a causa di difficoltà economiche a Fano, dove si è già tolto la vita, tre giorni fa, anche per altre questioni di carattere personale, Roberto Piccinetti, di 62 anni. Questa volta a tentare l’insano gesto è stato un 44enne titolare di una ditta metalmeccanica. Ad allertare la polizia la moglie, che ha denunciato che il marito le aveva inviato un sms in cui manifestava l’intenzione di farla finita a causa delle difficoltà che stava attraversando la sua azienda. Subito sono scattate le ricerche, in collaborazione con i carabinieri. Sono stati questi ultimi a rintracciare l’auto dell’uomo parcheggiata davanti a un casolare abbandonato, nelle campagne tra Bellocchi e Falcineto. L’imprenditore, proprio in quel momento, stava lasciando un biglietto d’addio nell’auto. Visti i fari della pattuglia, si è precipitato in casa con l’intenzione di spararsi con un fucile da caccia, legato all’inferriata di una finestra con una cordicella che poi avrebbe tirato per far scattare il grilletto e far fuoco. I militari hanno capito che non c’era modo di farlo ragionare e gli sono saltati addosso disarmandolo. L’uomo è stato poi ricoverato in ospedale dove è stato sedato e tenuto in osservazione.